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Gli hacker russi hanno attaccato di nuovo i siti istituzionali italiani, colpiti tre ministeri

Il collettivo di hacker russi Killnet non si ferma e colpisce vari siti istituzionali italiani, con la notizia confermata dalla stessa polizia postale, che lavora per proteggere i portali.
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A cura di Giacomo Andreoli
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Il collettivo di hacker russi Killnet colpisce ancora. Dalle 22 di ieri sera è in corso un attacco (chiamato "Ddos") a vari portali istituzionali italiani, con la notizia confermata dalla stessa Polizia postale, che sta lavorando per proteggere i siti. Gli hacker hanno poi rivendicato l'offensiva su Telegram. Avrebbero preso di mira i siti del Consiglio superiore della Magistratura, dell'Agenzia delle Dogane e di ben tre ministeri. Si tratterebbe dei dicasteri di Esteri, Istruzione e Beni Culturali.

Il collettivo ha indicato su Telegram un lungo elenco di obiettivi. Sono una cinquantina tra: ministeri, aziende, media, organi giudiziari e autorità di garanzia. "Fuoco a tutti" hanno scritto gli hacker, che in un messaggio precedente avevano dato le istruzioni "per liquidare la struttura informativa italiana", chiedendo un attacco per 48 ore e di non colpire il sistema sanitario.

Non si tratta del primo attacco ai siti istituzionali italiani negli ultimi giorni. In un'interrogazione parlamentare la senatrice di Fratelli d'Italia Isabella Rauti, capogruppo in Commissione Difesa a Palazzo Madama, ha chiesto al governo "qual è lo stato di avanzamento dei lavori dell'Agenzia per la cybersicurezza nazionale, istituita sei mesi fa" e di "chiarire la dinamica degli attacchi hacker subiti da siti italiani nelle giornate dall'11 al 16 maggio, nonché esporre le strategie messe in campo per fronteggiare le minacce dei gruppi hacker e per potenziare rapidamente le infrastrutture cibernetiche della rete nazionale".

L'11 maggio scorso è stato rivolto contro l'Italia un attacco hacker sistematico e coordinato che ha interessato sette importanti siti internet, tra cui quello del Senato della Repubblica. Il 16 maggio è stato sventato un altro pericoloso attacco cyber al sito della polizia, entrambi riconducibili al collettivo Killnet. Nel mezzo c'è stato il tentativo di violare il sito dell'Eurovision. "Meno di un anno fa – osserva ancora Rauti – sono state oggetto di attacchi cyber infrastrutture dati sanitarie fra cui il Ced della Regione Lazio. Tra il 31 luglio e il 1 agosto 2021 gli attacchi informatici sono cresciuti complessivamente del 1000% e si registra, soprattutto, un aumento costante dall'inizio dell'invasione russa dell'Ucraina. Le infrastrutture italiane risultano, rispetto alla minaccia cibernetica, mediamente obsolete e difficili da proteggere".

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