3 CONDIVISIONI
video suggerito
video suggerito

L’allarme degli 007: in Italia rischio di tensioni sociali, eversione e “attentati spettacolari”

E’ lo scenario dipinto dal Dis (Dipartimento Informazioni per la Sicurezza) nella Relazione 2012 presentata al Parlamento. Vengono descritti i pericoli a cui va incontro l’Italia in una fase di recessione economica.
A cura di Biagio Chiariello
3 CONDIVISIONI
terrorismo-italia-carabinieri-polizia

La minaccia anarco-insurrezionalista in Italia resta "potenzialmente estesa" e "multiforme", in grado di tradursi in una "gamma di interventi" che potrebbero comprendere anche "attentati spettacolari". Lo scrivono i servizi segreti nella Relazione annuale consegnata al Parlamento. Gli 007 adducono in particolare al ferimento dell’Ad dell’Ansaldo Nucleare Roberto Adinolfi, quando sottolineano il rischio di “innalzamento del livello della minaccia” motivato peraltro anche dalla crisi economica, vista come "potenzialmente favorevole" al presunto piano estremistico che vede al centro "l'azione diretta". In tal senso i servizi di sicurezza, indicano numerosi "possibili scenari di scontro, con riferimento primario a quelli ‘classici' dell'antirepressione, dell'antimilitarismo, dell'opposizione al ‘dominio tecnologico', alla ‘devastazione dell'ambiente' e ai ‘poteri economico-finanziari'". C'è però da dire che gli arresti di diversi presunti anarco-insurrezionalisti hanno frenato in parte questo progetto, almeno secondo la lettura che ne danno gli 007: “da allora si registra infatti una stasi operativa della Federazione Anarchica Informale, con tutta probabilità ascrivibile alla necessità di non evidenziarsi in una fase di accentuata pressione investigativa”.

Gli "obiettivi", dai Ministri alla "società del benessere" – Ciò però non vuol dire che il movimento sia stato sconfitto. Non a caso nel rapporto vengono citati anche i possibili bersagli futuri, o più precisamente gli “scenari di scontro”: i poteri economico-finanziari, le forze dell’ordine e le forze armate, le lotte ambientaliste, l’opposizione al "dominio tecnologico", gli autori delle riforme del welfare e del lavoro (Ministri e politici in generale), le espressioni di quella che i Servizi chiamano “società del benessere”. E a proposito della minaccia rappresentata dagli eredi delle brigate rosse, gli 007 affermano che quegli ambienti, soprattutto nel settore carcerario, hanno fatto arrivare diverse sollecitazioni ma “non sono sembrati in grado di condurre un’efficace opera di infiltrazione, proselitismo e reclutamento”.

La forza militare dei Casalesi – In questo contesto si fa riferimento alla "potenza" della Camorra, soprattutto il clan dei Casalesi. "Nonostante le importanti e destabilizzanti attività di contrasto, si conferma dotata di risorse umane, forza militare e capacità collusiva e di condizionamento tali da assicurare la persistente operatività nelle aree di origine e in quelle di proiezione, tra cui Emilia Romagna, Toscana e basso Lazio". I clan camorristici sarebbero connotati "dalla crescente precarizzazione degli assetti clanici che, specie a Napoli nord, sta alimentando conflittualità violente per l'assunzione del controllo delle piazze di spaccio. La carenza di leadership e i vuoti di potere determinatisi a seguito di arresti, condanne e omicidi appaiono favorite tale instabilità, lasciando spazi all'ascesa di nuove leve aggressive ed ambiziose ma priva di capacità strategica".

3 CONDIVISIONI
autopromo immagine
Più che un giornale
Il media che racconta il tempo in cui viviamo con occhi moderni
api url views