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Giovanni Carbone si è suicidato in carcere: lunedì aveva ucciso la compagna Eliana di 41 anni

Si è impiccato nel carcere di Lanciano (Chieti) Giovanni Carbone, il 39enne originario di Matera, che lunedì scorso aveva ucciso a Miglianico (Chieti), la compagna Eliana Maiori Caratella, sparandole un colpo di pistola al volto.
A cura di Biagio Chiariello
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Giovanni Carbone, il 39enne originario di Matera, che lunedì scorso ha ucciso a Miglianico (Chieti), la compagna Eliana Maiori Caratella (41), si è suicidato nel carcere di Lanciano. Lo confermano fonti sanitarie e carcerarie. L’uomo, che aveva ucciso la donna con un colpo di pistola alla testa e si era poi costituito ai carabinieri, si sarebbe impiccato nella cella dove era rinchiuso. Il suo fermo era stato convalidato ieri, 22 dicembre, dal gip del Tribunale di Chieti, Luca De Ninis.

Già in precedenza Carbone aveva tentato di uccidersi, ma non aveva trovato il coraggio di premere il grilletto della stessa arma con la quale aveva tolto la vita della sua compagna. Un proposito che aveva ribadito in diverse occasioni dal giorno del delitto: un proiettile è rimasto in canna, pronto per essere esploso, altri erano nel caricatore. La pistola, detenuta illegalmente, durante la perquisizione è stata trovata nella tasca del giaccone del 39enne.

Carbone ha raccontato che con la compagna non c'erano problemi, almeno fino al 14 dicembre, quando insieme si erano recati in Tribunale per una duplice udienza: la prima relativa alla separazione della donna dal marito, la seconda dinanzi al Gip per discutere l'opposizione a una richiesta di archiviazione in seguito a una denuncia per esercizio arbitrario delle proprie ragioni.

L'ostilità manifestata dal marito della vittima avrebbe generato tutta una serie di "sofferenze" alle quali Carbone avrebbe voluto "porre fine" sparando alla 41enne. Così ha spiegato l'uomo nell'interrogatorio reso mercoledì durante l'udienza di convalida in videoconferenza. Una ostilità che si sarebbe manifestata, ha spiegato, fin dall'inizio della relazione, senza che sia stata possibile una composizione, degenerata anche in plurime e reciproche querele.

Così domenica sera, dopo un weekend trascorso insieme, Carbone ha preso la decisione di uccidere e poi sparare a se stesso. È riuscito solo nel primo intento, salvo poi togliersi la vita qualche giorno dopo in carcere.

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