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Ginecologo accusato di molestie sulle pazienti si difende: “Le pratiche erano a scopo terapeutico”

Il ginecologo di Savona arrestato nei giorni scorsi perché accusato di di violenza sessuale aggravata da tre delle sue pazienti si è difeso durante l’interrogatorio di garanzia: “Erano pratiche consensuali e a scopo diagnostico e terapeutico”.
A cura di Ida Artiaco
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Tutte le pratiche messe in atto non erano abusi ma avevano scopi terapeutici e diagnostici ed erano sempre consensuali. Così il ginecologo di Savona, agli arresti domiciliari da lunedì scorso, nel frattempo sospeso in via cautelativa dall’Asl 2, perché accusato di aver abusato di alcune pazienti, si è difeso davanti al Gip, Emilio Fois, e al pubblico ministero, Marco Cirigliano, il magistrato che ha coordinato l’indagine della squadra mobile.

Il medico, 59 anni, nel corso dell'interrogatorio di garanzia, svoltosi ieri, non si è avvalso della facoltà di non rispondere, replicando alle domande poste dal Giudice per le indagini preliminari. L'accusa a suo carico è di violenza sessuale aggravata per aver praticato, durante le visite alle pazienti, azioni che si sarebbero spinte oltre, sfociando nell'ipotesi degli abusi sessuali. Il ginecologo, che svolge attività in studio privato e nel reparto di Ginecologia e Ostetricia dell'ospedale San Paolo di Savona, ha sempre dichiarato la sua innocenza.

"Il mio cliente – ha commentato l’avvocato Andrea Frascherelli al termine dell’interrogatorio – ha dimostrato massima disponibilità collaborativa e ha chiarito i fatti secondo la propria versione, respingendo qualsiasi accusa di violenza". Ma intanto il numero delle donne coinvolte starebbe aumentando. Dopo le prime tre, che hanno presentato querela dando il via all’indagine della polizia, avrebbero già preso contatti con la questura, per presentare denuncia, altre quattro pazienti. Il tutto sarebbe corredato anche da video registrati dalle telecamere ambientali, considerati dagli inquirenti "poco ortodossi". Per l'accusa, inoltre, le sue non risulterebbero essere pratiche terapeutiche riconosciute.

Secondo il legale del medico, "stiamo parlando di un professionista stimato che lavora da più di trent’anni con le pazienti. Oggi ha presentato la propria versione respingendo qualsiasi accusa di violenza. L’idea che mi sono fatto è che si tratti di un caso molto tecnico, da chiarire".

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