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Giampaolo Amato, medico arrestato a Bologna

Giampaolo Amato ha organizzato “il delitto perfetto”: resta in carcere, “potrebbe uccidere ancora”

Secondo l’accusa Giampaolo Amato uccise la moglie Isabella Linsalata. Nelle motivazioni si legge: “Potrebbe commettere altri reati per gelosia o vendetta”. “Manipolava le vittime per non essere denunciato”
A cura di Biagio Chiariello
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Amato e la moglie Isabella Linsalata
Amato e la moglie Isabella Linsalata
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Resta in carcere Giampaolo Amato, il medico di 64 anni accusato da Procura e carabinieri di Bologna di aver ucciso il 31 ottobre 2021 con un mix di farmaci la moglie Isabella Linsalata. Il tribunale del Riesame ha rigettato il ricorso dei difensori e la conferma della custodia cautelare, decisa dopo l'udienza del 24 aprile".

Amato, per il Riesame, potrebbe commettere altri reati, "per gelosia o per vendetta", nei confronti dell'altra donna con cui aveva una relazione o della cognata. Per i giudici (presidente Andrea Santucci, estensore Silvia Monari) "lungi dall'aver agito sotto impulso irrefrenabile, ha freddamente organizzato un omicidio che si avviava ad essere ‘il delitto perfetto'. I magistrati evidenziano come "con astuzia e premeditazioni" l'uomo abbia cercato di far cremare il cadavere della moglie, così da impedire qualsiasi esame sulle cause della morte.

Solo grazie alla sorella della vittima, che ha richiesto l'autopsia, e poi i medici legali incaricati dalla Procura si è scoperto che si trattava di intossicazione acuta da xenobiotici: Midazolam e Sevoflurano. Le stesse sostanze sono state peraltro ritrovate anche negli esami svolti in seguito su Giulia Tateo, madre di Linsalata morta 22 giorni prima della figlia: Amato è indagato anche per questo secondo omicidio, anche se gli esami sul caso (e l'inchiesta dei pm) non sono ancora terminati.

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Amato avrebbe quindi cercato di convincere i familiari di Isabella sul fatto che la donna avrebbe voluto essere cremata, in tal senso il Tribunale evidenzia come "a poche ore dal decesso" l'indagato abbia trovato la freddezza per mentire ai propri parenti:

Era chiaro – si legge in un passaggio delle 38 pagine di ordinanza – il piano di Amato (completamente naufragato di fronte all'inaspettata iniziativa di sottoporre la salma ad autopsia): la distruzione del corpo avrebbe definitivamente precluso ogni successivo accertamento circa la causa della morte della moglie".

Sempre per i giudici sarebbe poi da considerare anche il ‘movente economico‘: l'uomo, che ormai viveva da separato con la moglie, "aveva tutto da perdere dal divorzio" mentre "l'eredità della moglie gli avrebbe assicurato una certa tranquillità, anche in vista di una futura vita insieme alla nuova compagna".

La relazione con quest'ultima però si sarebbe interrotta dopo qualche mese.

"La sua personalità manipolatoria può ottenere che le vittime non denuncino, come in effetti non lo ha denunciato né prima la moglie", né la donna più giovane con cui aveva una relazione "e ciò lo rende ancor più insidioso essendo capace di neutralizzare ‘ab origine' eventuali iniziative difensive delle sue vittime", sottolineando ancora i giudici.

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