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Giallo nel Cagliaritano, su un traliccio spuntano i resti di un cadavere

Le ossa e parte del cadavere sono stati trovati da alcuni operai su un traliccio nella zona di via Fiume a Quartu. Erano in parte appesi e in parte già poggiati sul terreno. Il sospetto è che si possa trattare dei resti di Gianluca Congera, pescatore cinquantenne scomparso il 16 marzo del 2018.
A cura di Susanna Picone
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Macabro e misterioso ritrovamento nel Cagliaritano. I resti di un uomo sono stati scoperti nella tarda mattinata di lunedì a Quartu. I resti – ossa e parte di un corpo – sono stati trovati da alcuni operai che stavano lavorando su un traliccio nella zona di via Fiume nel comune sardo. Subito, dato l'allarme, sul posto sono intervenuti gli agenti del Commissariato di Quartu e gli specialisti della Scientifica insieme al magistrato di turno della Procura di Cagliati e al medico legale. A quanto emerso, i resti ritrovati dagli operai erano in parte appesi – come per impiccagione – e in parte già poggiati sul terreno. Quest'ultimi, per le condizioni in cui sono stati trovati, risulterebbero in quella posizione da diverso tempo, mesi o forse anche alcuni anni.

Necessarie ulteriori analisi per stabilire identità, periodo e cause della morte – Al momento non è ancora nota l’identità del cadavere ma il sospetto è che possa trattarsi di Gianluca Congera, un cinquantenne di Quartu scomparso nel nulla circa un anno fa, il 16 marzo del 2018. Sarà dunque necessario attendere le ulteriori analisi disposte dagli inquirenti per stabilire con precisione l'identità del cadavere, il periodo e le cause della morte. Gianluca Congera, pescatore di Quartu Sant’Elena, risulta scomparso dal 16 marzo dello scorso anno. Quel giorno il cinquantenne uscì a piedi di casa nel pomeriggio senza far più ritorno.

Il figlio del 50enne scomparso ha riconosciuto un mazzo di chiavi – Giacomo Congera, il figlio di Gianluca, ha riconosciuto un mazzo di chiavi che è stato trovato nei pressi del cadavere. La famiglia – ha fatto sapere l'avvocato Gianfranco Piscitelli dell'associazione Penelope che assiste i parenti – è stata convocata questa sera al Commissariato di Polizia di Quartu per il riconoscimento ufficiale, mentre domani mattina il sostituto procuratore Alessandro Pili conferirà l'incarico al medico legale per analizzare i resti trovati. L'indagine aperta dalla Procura di Cagliari dopo la scomparsa del pescatore aveva prima ipotizzato il suicidio, poi vagliato l'ipotesi di un omicidio a seguito di un esposto dei familiari. L'ipotesi di morte violenta era stata esclusa, nonostante non fosse stato trovato il corpo, dal pm Pili che aveva confermato l'ipotesi del suicidio. Il rinvenimento dei resti appesi al traliccio darebbe ragione alla ricostruzione confermata dalla Procura e dagli inquirenti. Un primo esame degli investigatori ha fatto pensare che i resti possano essere rimasti nei pressi del traliccio per mesi.

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