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Genova, morta a 16 anni per droga: indagato un pusher di 20 anni

Un giovane ecuadoriano è stato iscritto nel registro degli indagati: sarebbe stato lui a vendere la metanfetamina al fidanzato di Adele De Vincenzi e a un amico.
A cura di Davide Falcioni
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Adele De Vincenzi, 16 anni (Facebook).
Adele De Vincenzi, 16 anni (Facebook).

Un ragazzo di 20 anni di origini ecuadoriane è stato iscritto nel registro degli indagati in relazione alla morte di Adele De Vincenzi, la ragazza  ligure di 16 anni stroncata da una dose di metanfetamina: l'uomo è accusato di spaccio aggravato e morte come conseguenza di altro reato. Si tratterebe, secondo un pusher di 17 anni, dello spacciatore che avrebbe ceduto materialmente la sostanza stupefacente al fidanzato di Adele Sergio Bernardin e al suo amico Gabriele Rigotti, arrestati sabato. I poliziotti della squadra mobile hanno perquisito la casa dell'americano, che abita in una frazione di Busalla, senza tuttavia trovare traccia di MDMA.

Arrestati il fidanzato di Adele e un amico

Nei giorni scorsi erano già finiti in manette Sergio Bernardin, 21 anni, fidanzato della vittima, e l'amico Gabriele Rigotti, 19 anni: entrambi sono accusati di spaccio aggravato e morte come conseguenza di altro reato. I due si trovavano con Adele e un'altra persona nell'appartamento dove avrebbero consumato l'ecstasy. Gli agenti della squadra mobile sono anche riusciti a identificare il pusher che ha venduto loro la sostanza: è un ragazzo di 17 anni, residente a Busalla, per il quale, data la minore età, è scattata solo una denuncia. Più tardi, come detto, nella vicenda è stato coinvolto anche il 20enne ecuadoriano, anch'egli spacciatore.

I soccorsi chiamati da un netturbino

Nel frattempo sul caso emergono nuovi particolari. Stando a quanto ricostruito dalle forze dell'ordine a chiamare i soccorsi sarebbe stato un netturbino che ha visto Adele a terra in via S.Vincenzo, a Genova. Gli inquirenti stanno analizzando i filmati delle telecamere della zona per capire se Adele poteva essere salvata se gli amici avessero chiamato immediatamente il 118. La giovane avrebbe assunto la metanfetamina a casa di Rigotti in via Corridoni insieme al fidanzato e ad un'altra amica di 16 anni. I quattro sarebbero poi usciti per proseguire la serata in centro. Arrivati in via San Vincenzo Adele si è sentita male ed è arrivata all'ospedale Galliera in coma profondo, morendo 40 minuti dopo.

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