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Genova, lite furiosa durante la lite con l’ex fidanzato: lo morde e gli stacca la lingua. Arrestata

I fatti sono avvenuti nella tarda serata di sabato 26 giugno. I carabinieri sono intervenuti nell’abitazione di Cornigliano, Genova, dopo che i vicini avevano dato l’allarme per urla provenienti dall’appartamento. Una 26enne estetista di origine peruviana è stata arrestata. Il fidanzato, connazionale di due anni più giovane, è ricoverato in osservazione al pronto soccorso dell’ospedale di Sampierdarena.
A cura di Biagio Chiariello
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Una violenta lite tra ex fidanzati, culminata con un gesto terribile da parte di lei: ha staccato la lingua del ragazzo con un morso. I fatti sono avvenuti in un appartamento di Cornigliano, ponente genovese. La 26enne, estetista di origine peruviana, Cristina C. L., è finita in carcere, a Pontedecimo, con l’accusa di lesioni gravissime. L’ex compagno della stessa, un connazionale di 24 anni, Jonatan P., è stato invece trasportato d’urgenza in codice rosso all’ospedale Villa Scassi. Ora è ricoverato in osservazione al pronto soccorso dell’ospedale di Sampierdarena.

Come riporta Il Secolo XIX, i fatti sono avvenuti sabato sera. I due ragazzi si erano dati appuntamento per strada per parlare della fine del loro rapporto. Jonatan fa salire Cristina nel suo appartamento, ma le cose degenerano in pochi minuti. La coppia comincia a litigare furiosamente. Tra i due nasce una colluttazione (sia sulla donna che sull’ex compagno sono stati trovati segni di varie ferite) che culmina nel tremendo gesto: la lingua staccata a morsi. All'allarme dato dai vicini per le urla, rispondono i medici della Genova Soccorso. Sono loro a rendersi conto della gravità della ferita riportata dall’uomo. E dopo averlo medicato e stabilizzato, lo trasportano in codice rosso al vicino pronto soccorso dell’ospedale Villa Scassi. La gravità delle ferite riportate dal 24enne però rende necessario il trasferimento a Sampierdarena.

Sul posto intervengono i carabinieri del nucleo operativo della compagnia locale. La donna, arrestata, si è rifiutata di rispondere alle domande dei militari. Il pubblico ministero di turno Federico Panichi ha anche chiesto una serie di accertamenti ai carabinieri per capire le ragioni di un gesto così terribile.

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