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Genova, comunità ebraica invita l’assessora in sinagoga, lei fa una battuta antisemita: “Inaccettabile”

L’assessora Lorenza Rosso è finita al centro delle polemiche dopo aver fatto una battuta sugli ebrei nella sinagoga di Genova in occasione della Giornata della Cultura ebraica. “Gli ebrei hanno il naso grande perché l’aria è gratis”
A cura di Gabriella Mazzeo
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L'assessora ai Servizi sociali di Genova è stata ospite di una sinagoga del capoluogo ligure per la Giornata della cultura ebraica tenutasi domenica 18 settembre. Lorenza Rosso ha poi concluso il suo intervento con quella che ha definito una "storiella raccontata da un amico ebreo". A quel punto ha iniziato a raccontare una barzelletta che, nelle sue intenzioni, avrebbe dovuto fondere simpaticamente una serie di luoghi comuni. "Gli ebrei – avrebbe affermato – hanno il naso grande perché l'aria è gratis"

La battuta antisemita avrebbe fatto scendere il gelo all'interno della sinagoga. "Non è questo il modo di intervenire" ha affermato sconvolta la presidente della comunità ebraica di Genova, Raffaella Petraroli. "L'uscita – ha continuato – è stata infelice e inadeguata. Ma non voglio dire altro. Credo solo che sia inaccettabile parlare in questo modo dei punti di contatto tra i genovesi e la nostra gente.". La donna ha annunciato di voler inviare una lettera al sindaco Marco Bucci. Ventiquattro ore dopo lo scandalo, Rosso ha voluto porgere le sue scuse alla comunità.

"Mi rendo conto che quella mia battuta è risultata poco gradita e mi scuso se qualcuno si è sentito urtato" ha scritto a Petraroli. "Sono sicura che ci saranno presto altre occasioni per manifestare la mia vicinanza a tutta la comunità ebraica. Questo è stato un incidente assolutamente non voluto". Rosso ha poi fatto sapere di non avere intenzione di fare un passo indietro: a chiedere le dimissioni era stata l'opposizione del consiglio comunale attraverso una nota congiunta.

Anche il sindaco Marco Bucci ha commentato l'accaduto definendosi "mortificato". "Sono sicuro – ha però anche detto – che da parte dell'assessora non vi fosse alcuna intenzione di mancare di rispetto all'importante iniziativa o ai valori e alla cultura della comunità ebraica. Chiedo scusa perché Rosso era lì per rappresentarmi: sono convinto, però, che ci saranno nuove occasioni per ribadire la piena collaborazione tra l'amministrazione comunale e la vostra comunità".

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