video suggerito
video suggerito

Garlasco e i pedali della bici smontati, i legali di Stasi: “È una tesi folle”

Gli avvocati di Alberto Stasi non credono alla ricostruzione dei legali della famiglia di Chiara Poggi: “Smentiremo tutto in tribunale”.
A cura di Antonio Palma
47 CONDIVISIONI
Immagine

"Questa tesi non sta in piedi. Non scherziamo…È una follia…", così i legali di Alberto Stasi smontano l'ultima ricostruzione dell'omicidio di Garlasco realizzata dagli avvocati della famiglia di Chiara Poggi sul presunto scambio di pedali della bicicletta. I legali della parte civile nel procedimento giudiziario contro Stasi, infatti, nella loro memoria depositata in tribunale per il processo di Appello bis  hanno sottolineato che i pedali della bici inizialmente sequestrata erano stati sostituiti con quelli dell'altra bici nera indicata da una testimone sul luogo del delitto e sequestrata solo di recente. "Vediamo se ho capito bene. Alberto avrebbe fatto questa cosa gravissima di scambiare i pedali delle sue biciclette nei sette giorni dopo il delitto e però nei sette anni successivi non gli è mai venuto in mente di disfarsi di quegli stessi pedali che oggi proverebbero quello scambio. Lo capisce chiunque che questa tesi non sta in piedi" commenta però l'avvocato Fabio Giarda, legale di Stasi nel processo insieme al padre Angelo. Giarda in un colloquio con il Corriere della Sera si dice "sconcertato" dalla ricostruzione ipotizzata dall’avvocato Gian Luigi Tizzoni ed è sicuro di poterla smontare in Aula.

Garlasco e il caso delle due bici

In effetti attorno a quella bicicletta o meglio a quelle due biciclette si è sempre giocata una parte rilevante del processo ad Alberto Stasi, l'unico sotto accusa per l'omicidio dell'ex fidanzata Chiara Poggi e finora sempre assolto. Rilevante infatti sono le tracce ematiche ritrovate sui pedali della bici bordeaux sequestrata dai carabinieri che ora si sono rivelati essere quelli della bici nera notata dalla testimone fuori dalla villetta di Garlasco. "Questa ricostruzione dei pedali è veramente assurda" attaccano però i legali dell'uomo che si è sempre proclamato innocente, concludendo: "Non replichiamo. Siamo perfettamente in grado di smentire tutto ma lo faremo nelle sedi opportune, quando sarà il momento. Questa storia è l’ennesima dimostrazione del fatto che contro Alberto non c’è nemmeno un elemento vero d’accusa".

47 CONDIVISIONI
autopromo immagine
Più che un giornale
Il media che racconta il tempo in cui viviamo con occhi moderni
api url views