G8, la Cassazione: In Italia è più grave rompere vetrine che picchiare persone

Ad una settimana dalla sentenza Diaz, arriva il verdetto definitivo di Cassazione per un altro grande processo del G8 di Genova, quello contro 10 manifestanti accusati di violenze di piazza nelle giornate di scontri del 20 e del 21 luglio 2001. I giudici della Corte hanno deciso di ridurre le pene alla maggior parte dei no global imputati per le devastazioni avvenute a Genova nel 2001. Annullata, dunque, la sentenza della Corte d'Appello di Genova che aveva condannato Antonino Valguarnera, Carlo Arculeo e Carlo Cuccomarino a 8 anni di reclusione, Luca Finotti a 10 anni e nove mesi eDario Ursino a 7 anni. Per questi cinque imputati, i giudici d'appello dovranno riesaminare il caso esclusivamente sulla mancata concessione delle attenuanti. La Prima Sezione Penale della Cassazione ha poi diminuito di un anno la pena inflitta a Francesco Puglisi (quindici anni), di nove mesi quella per Luca Finotti e Marina Cugnaschi (dodici anni e tre mesi) e Vincenzo Vecchi (tredici anni e tre mesi), annullando senza rinvio la condanna esclusivamente per il reato di detenzione di bottiglie incendiarie. Confermate le condanne solo per due imputati: Alberto Funaro (dieci anni di reclusione) e Ines Morasca (sei anni e sei mesi). Tutti e dieci sono stati ritenuti, invece, colpevoli del reato di devastazione e saccheggio. La sentenza di condanna è ora diventata definitiva. Di fatto le condanne sono ben più gravi di quelle comminate la settimana scorsa agli alti dirigenti delle forze dell'ordine, oltre che agli stessi "picchiatori", per la sanguinosa irruzione alla scuola Diaz.