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Fuori pericolo il bimbo di 13 mesi caduto dal secondo piano a Modena, la buona notizia dall’ospedale

La buona notizia che arriva dall’ospedale Maggiore di Bologna dove il piccolo di 13 mesi resta ricoverato nel reparto di rianimazione e con prognosi riservata.
A cura di Antonio Palma
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Fuori pericolo di vita il bimbo caduto dal secondo piano della sua abitazione di Soliera, in provincia di Modena. È la buona notizia che arriva dall'ospedale Maggiore di Bologna dove il piccolo di 13 mesi resta ricoverato nel reparto di rianimazione e con prognosi riservata. Lo apprende Repubblica da fonti sanitarie. Le sue condizioni dopo la caduta restano gravi anche se "non è più in pericolo immediato di vita" hanno spiegato dalla struttura ospedaliera dove era stato trasferito immediatamente dopo i fatti con l'elisoccorso. Una notizia che in tanti aspettavano a partire dalla famiglia che in questi giorni non ha mai lasciato l'ospedale bolognese alternandosi.

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Intanto è attesa per domani l'udienza di convalida dell'arresto di Monica Santi, la babysitter 32enne accusata del tentato omicidio del bimbo. Secondo gli inquirenti, infatti, sarebbe stata lei a gettare il piccolo dalla finestra dell'abitazione in assenza dei genitori che a lei lo avevano affidato così come facevano ormai da diversi mesi. La donna, che dopo il fermo è ancora nel carcere di Sant’Anna a Modena, non ha saputo dare alcuna ricostruzione dei fatti e si è chiusa nel silenzio.

"Si è informata sullo stato di salute del piccolo, ma non ha detto nulla circa la dinamica della caduta" ha spiegato il suo avvocato rivelando che tra le possibilità c'è quella di chiedere una perizia psichiatrica, precisando che per farlo bisognerà aspettare l'udienza di convalida, che verrà celebrata venerdì mattina in carcere. "È infatti possibile che il pm esprima la volontà di fare l'incidente probatorio".

“Non aveva mai dato segni di squilibrio. Per fortuna in casa c'era anche la donna delle pulizie", ha spiegato la nonna del bimbo. E proprio dal racconto della colf e di una vicina di casa, accorsa per prima sul posto, gli inquirenti hanno subito rivolto le attenzioni sulla baby sitter, mettendola in stato di fermo poco dopo. La donna, apparsa subito in stato confusionale, avrebbe detto alle altre due presenti: "Il bambino ora è libero". "La baby sitter immobile, a braccia conserte, era impassibile"  ha raccontato la vicina che per prima ha soccorso il bimbo La 32enneinvece da quel momento si è chiusa nel silenzio a parte chiedere al suo avvocato come se stesse il piccolo.

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