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Funerali di Jenny Cantarero, uno striscione per la giovane mamma: “La tua bellezza brilla in cielo”

Oggi i funerali di Giovanna Jenny Cantarero, uccisa venerdì scorso nel territorio di Misterbianco. Il presunto killer, Sebastiano Spampinato, è stato trovato morto.
A cura di Susanna Picone
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Sono iniziati poco dopo le 11 di stamane i funerali a Catania di Giovanna Jenny Cantarero, la ventisettenne uccisa la sera di venerdì scorso subito dopo aver lasciato il panificio in cui lavorava a Lineri, nel territorio di Misterbianco. L’uomo sospettato di aver sparato a Jenny, il 31enne Sebastiano Spampinato, è stato trovato morto ieri dopo giorni di ricerche. Il carro funebre della giovane donna, che lascia una figlia di 4 anni, è arrivato intorno alle 11.10 nella chiesa della Sacra Famiglia, in viale Mario Rapisardi. Ad attenderlo i genitori e i familiari più stretti. La bara bianca di Jenny, con una sua fotografia, è entrata in chiesa dopo un lungo applauso dei presenti. Di fronte alla chiesa uno striscione: “La tua bellezza brilla in cielo, ciao Jenny”, si legge. Il sindaco di Catania, Salvo Pogliese, in concomitanza alla celebrazione dei funerali della giovane vittima di femminicidio ha stabilito una giornata di lutto cittadino con l'esposizione delle bandiere a mezz’asta.

Uno striscione per la ragazza uccisa
Uno striscione per la ragazza uccisa

Con Sebastiano “Seby” Spampinato – sposato e padre di due bambini – la vittima aveva avuto una relazione che si era interrotta da qualche settimana. Spampinato è stato trovato morto, si ipotizza il suicidio, all’interno di un giardino di una villetta disabitata del Villaggio “Campo di Mare”. Oggi il Ris dei Carabinieri esaminerà armi e munizioni trovate con lui per comprendere meglio la dinamica dei fatti.

La chiesa dei funerali di Jenny
La chiesa dei funerali di Jenny

Venerdì sera l’uomo avrebbe raggiunto, a bordo di uno scooter Honda, il panificio dove la ragazza lavorava. Jenny era appena uscita e, con delle buste di pane in mano, stava aspettando con una collega che la madre passasse a prenderla. È stata uccisa con tre colpi di pistola (due al volto e uno al fianco sinistro) esplosi dal killer giunto a bordo di uno scooter con il volto travisato da un casco. L’indagine ha avuto una prima e fondamentale svolta allorquando i Carabinieri hanno accertato l’esistenza di un’utenza, in uso alla vittima fino a poco tempo prima, intestata proprio a Spampinato. Gli immediati approfondimenti hanno consentito di appurare l’esistenza di una relazione burrascosa andata avanti, sembrerebbe per almeno tre anni, tra i due.

La bara bianca di Jenny Cantarero all'uscita dalla chiesa
La bara bianca di Jenny Cantarero all'uscita dalla chiesa
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