video suggerito
video suggerito

Arrestato dai carabinieri grazie a un dente: la storia di uno sfortunato ladro in Sardegna

Uno sfortunato ladro è stato “incastrato” dopo aver perso un dente durante una fuga: aveva appena commesso due furti.
A cura di Davide Falcioni
167 CONDIVISIONI
Immagine

Uno sfortunato ladro è stato "incastrato" per aver perso un dente durante la fuga dopo aver commesso due furti.

È stato infatti il ritrovamento fortuito di un molare sull'asfalto e una serie di controlli incrociati negli ospedali a permettere ai carabinieri di Guspini di individuare il ladro che il 31 luglio scorso ha rubato la moto a un pensionato di 67 anni e ha svaligiato il Roxy bar del paese: si tratta di un quarantenne già noto negli archivi delle forze dell'ordine.

A far scattare le indagini sono state due denunce. Una riguardava il furto di una Yamaha Mt3, mentre l'altra quello di 970 euro in contanti, un Pc portatile e un cellulare prelevati dal locale pubblico.

Dopo aver raccolto delle testimonianze i carabinieri hanno ricostruito cosa è avvenuto.

Il 31 luglio il ladro si è introdotto nella casa del sessantasettenne. Attraverso una finestra è riuscito a entrare anche nel Roxy bar, dove ha forzato le slot machine, rubato dei soldi, un cellulare e un computer. Per velocizzare la fuga ha preso anche la moto dal garage dell'abitazione dalla quale era passato.

Per lui sembrava essere andato tutto liscio, ma così non era: in via Dessi infatti il ladro è caduto rovinosamente a terra sbattendo la faccia sull'asfalto. Episodio che è stato notato da alcuni testimoni sentiti dai militari. Durante un sopralluogo i carabinieri hanno trovato il dente che ha permesso di chiudere il cerchio.

Da controlli sui referti dell'ospedale Nostra Signora di Bonaria di San Gavino e da quelli del reparto maxillo facciale de Santissima Trinità di Cagliari è emerso che il ladro aveva dovuto rivolgersi a entrambe le strutture. E che il molare fosse suo: a Is Mirrionis ne aveva lamentato la perdita. Una prova inconfutabile, che ha consentito la denuncia del malvivente, in attesa del risultato degli esami del Dna

167 CONDIVISIONI
autopromo immagine
Più che un giornale
Il media che racconta il tempo in cui viviamo con occhi moderni
api url views