Frullati all’erba cipollina contro il cancro: così è morto un medico versiliese
Frullati all'erba cipollina per guarire dal tumore cagionato dal diavolo. Così Francesco del Po, medico anestesista in servizio al reparto ostetricia e maternità, è morto nel maggio del 2019 all'ospedale di Massa per un cancro al fegato che ha rifiutato di trattare con la medicina che invece praticava sui pazienti. Per quanto inverosimile, questa non è semplicemente la storia di un uomo che ha perso la lucidità di fronte alla malattia aggrappandosi ciecamente alla fede, ma è la storia di una presunta truffa. Sulla morte del medico versiliese, infatti, indaga ora la Procura di Lucca che ha raccolto la denuncia dell'ex moglie di Del Po.
La moglie: "Mi disse che ero la bestia di Satana"
Nel mirino ci sono un frate della parrocchia di Viareggio (ora a Roma), sua sorella e una sedicente veggente. L'ipotesi della Procura, riguardo ai tre, è che abbiano irretito persone psicologicamente fragili e in difficoltà e le abbiano indotte a farsi mandare del denaro in cambio di preghiere contro Satana e di medicamenti naturali (l'erba cipollina) con cui sarebbero guariti dai loro mali. A raccontare la storia di Francesco Del Po, oggi, resta l'ex moglie Maria Antonietta Bianchi, che per amore della figlia che hanno messo al mondo insieme sta cercando la verità sul rifiuto del marito a farsi curare e sulle terapie alternative. "Un giorno mi ha chiamato e mi ha detto: ho un tumore al fegato, mi hanno detto che ho un anno di vita, ma non devi assolutamente preoccuparti. Non morirò, il buon Gesù non permetterà che una persona buona muoia. Guarirò dal tumore scacciando il diavolo". Da quel momento tutti amici, parenti e colleghi, hanno provato a persuadere del Po a farsi curare. "I suoi colleghi erano pronti a operarlo, ma lui li ha respinti perché aspettava un miracolo". Per Francesco Del Po, anestesista di Lido di Camaiore, quel cancro non era reale. Il medico sosteneva infatti che gli esami che gli avevano diagnosticato il cancro erano stati alterati da Satana.
Il cancro? Roba del demonio
Quella del diavolo, nella mente di Francesco, era un'immagine ricorrente. Anni prima, dopo la separazione dalla dalla moglie Maria Antonietta, si era voluto allontanare da quello che gliela ricordava perché "io ero la bestia", racconta Maria Antonietta. E dunque non aveva voluto ascoltare neanche quella che era stata la donna della sua vita quando lo aveva pregato di farsi curare per poter stare più tempo con la figlioletta. Un giorno la donna lo aveva trovato a casa mentre preparava dei frullati a base di un erba che Francesco chiamava ‘cipollina' e che si faceva arrivare da Milano. "Me l'hanno mandata per curare il fegato", le aveva spiegato.
I bonifici
Dopo la morte dell'ex marito, Maria Antonietta si è imbattuta in una sfilza di bonifici diretti al frate confessore e a sua sorella, con cifre non proprio irrisorie. Diecimila, cinquecento, settecento e quattrocento euro per quattro pagamenti diversi. E alla voce causale, le parole: ‘ristrutturazione' (10mila euro), ‘regalo compleanno' (500, 700 e 400). Pagamenti espletati poco prima della morte, mentre a casa arrivavano i pacchi di ‘erba cipollina' per i frullati. Intervistato da Chi l'ha visto, il religioso di Viareggio ha affermato che sia sua sorella, con cui aveva messo in contatto Del Po, che la presunta veggente, erano persone onestissime che mai avrebbero chiesto denaro in cambio di una fantomatica erba miracolosa. I bonifici? ‘Regali' ha risposto la sorella del frate, che stando al bonifico con causale compleanno avrebbe compiuto gli anni ben tre volte poco prima della morte del medico. Sempre di regalo si trattava quando Del Po riceveva dei pacchi con "verdure dell'orto".
Il testimone
Un altro testimone, tuttavia, intervistato in forma anonima da Chi l'ha visto, ha raccontato di aver vissuto la medesima situazione. "Loro non chiedono soldi in cambio di una guarigione – ha raccontato davanti alle telecamere – non lo fanno, però, come è successo a Francesco, consigliano alle persone di non curarsi e dicono loro che le analisi non sono reali ma sono opera del diavolo". Il testimone ha parlato anche di un "metodo che va avanti da anni". A diretto contatto con la comunità, il frate avvicinerebbe persone in difficoltà mettendole in contatto sua sorella e con la veggente. Mentre la Procura lavora per chiarire i contorni della situazione, Maria Antonietta ha voluto lanciare un appello: "Non mi plagerete, non sono il diavolo come avete detto a Francesca, sono la mamma di sua figlia e voglio la verità".
