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Foto mentre sutura cadavere, infermiera torna a lavoro a Brindisi. Ira dei colleghi: “Ci dimettiamo”

Tornerà a lavoro l’infermiera dell’ospedale Perrino di Brindisi che era stata sospesa per sei mesi dopo aver pubblicato sui social foto di lei che sorride mentre sutura un cadavere. Ira dei colleghi: “Noi ci dimettiamo in massa”.
A cura di Ida Artiaco
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Lo scorso anno un'infermiera dell'ospedale Perrino di Brindisi aveva fatto scoppiare una vera e propria bufera dopo essersi fatta fotografare con tanto di sorriso nell’obitorio della struttura sanitaria mentre, con ago ricurvo e fettuccia da sutura, ricuciva l’addome di una salma che era stata sottoposta ad autopsia. Le immagini sono state poi pubblicate sui social. Dopo quei fatti, era stata sospesa per sei mesi senza retribuzione.

Ma, è notizia delle ultime ore, la sanitaria, 53 anni e originaria di Ostuni, potrà presto tornare a lavoro. Il che ha provocato l'ira degli altri dipendenti della struttura ospedaliera e in particolare del reparto di Anatomia patologica, che il prossimo 23 aprile consegneranno nelle mani del direttore generale dell’Asl, Maurizio De Nuccio, una lettera di rimostranze per il clima di tensione che si sarebbe ricreato nell’ambiente di lavoro con il rientro in servizio della donna.

Così, due dei quattro medici in servizio, insieme ad un biologo screening, un'altra infermiera e quattro tecnici sono insorti contro la riassegnazione della coordinatrice allo stesso reparto e con le stesse mansioni a causa di "incompatibilità" della sanitaria con l'ambiente di lavoro, che ne uscirebbe destabilizzato, arrivando addirittura a minacciare le dimissioni in massa.

Dal canto suo, il direttore generale della Asl De Nuccio ha espresso la volontà di mediare e pacificare l'ambiente lavorativo, criticando al contempo le voci che si sono diffuse senza che la direzione ne fosse informata. "Ci impegniamo al massimo confronto", ha detto, sottolineando però l'inappropriato utilizzo del caso come strumento di condanna nonostante la pena sia stata già scontata.

Le immagini pubblicate sui social a ottobre 2023 avevano sollevato un'ondata di indignazione pubblica, culminata in misure disciplinari severe per la 53enne. "Quando ero piccola la sarta mi diceva: filo lungo, maestra pazza, si è avverato tutto", si legge in una delle didascalie che accompagnavo le immagini.  Nonostante il termine della sanzione, il rientro a lavoro della caposala si annuncia tutt'altro che sereno.

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