Foggia, spari contro auto della mamma di un magistrato a Manfredonia. Libera: “Un atto mafioso”

Nella serata di sabato 19 aprile alcuni colpi d’arma da fuoco sono stati esplosi contro l’auto della madre del magistrato Roberto Galli, in servizio presso la Procura di Foggia. Il veicolo era parcheggiato nei pressi di una chiesa a Manfredonia. Fortunatamente, non si registrano feriti.
Sul posto sono intervenuti i carabinieri, che hanno immediatamente avviato le indagini. Il sostituto procuratore è attualmente impegnato in delicate inchieste legate alla criminalità organizzata nella provincia di Foggia, tra cui il fascicolo ‘Giù le mani’. Gli investigatori stanno analizzando le immagini delle telecamere di videosorveglianza presenti nell’area per raccogliere elementi utili all’identificazione dei responsabili.
Profonda indignazione e solidarietà si sono levate dopo l’atto intimidatorio contro la madre del pm. Il sindaco Domenico La Marca parla di un gesto gravissimo e vile, un attacco a chi serve lo Stato con onore. Ribadisce l’impegno dell’amministrazione contro la criminalità organizzata e invita la comunità a non girare lo sguardo: “A testa alta, ogni giorno, per la giustizia sociale”.
L’Associazione Nazionale Magistrati definisce l’intimidazione un avvertimento mafioso e una minaccia diretta alla democrazia. Anche Libera, a livello locale e provinciale, denuncia il gesto come mafioso, un attacco violento contro chi difende la legalità. Invita la cittadinanza alla collaborazione con le forze dell’ordine.
Messaggi di sostegno arrivano anche dal Partito Democratico, dal movimento Con e da Forza Italia, che esprimono vicinanza al magistrato e alla sua famiglia, condannando fermamente il gesto e riaffermando la necessità di difendere la legalità.
La magistratura associata di Bari e Foggia si unisce alla solidarietà, assicurando che nessun atto mafioso fermerà l’azione di contrasto alla criminalità. Per Giovanni Zaccaro (Area DG), la mafia foggiana sta reagendo perché la magistratura sta colpendo nel segno.