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Foggia, bomba fatta esplodere davanti all’ingresso del centro per anziani

L’ennesimo inquietante episodio a Foggia durante la notte scorsa quando un nuovo ordigno esplosivo è stato piazzato e fatto esplodere sotto la saracinesca di un centro per anziani del capoluogo dauno causando spavento tra i residenti e diversi danni. La bomba alla vigilia dell’arrivo del commissario straordinario inviato dal Governo per il coordinamento delle iniziative antiracket.
A cura di Antonio Palma
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Sembra non arrestarsi l’ondata di attentati e agguati che da mesi ormai stanno interessando Foggia e la sua provincia. L’ennesimo inquietante episodio durante la notte scorsa quando un nuovo ordigno esplosivo è stato piazzato e fatto esplodere sotto la saracinesca di un centro per anziani del capoluogo dauno causando spavento tra i residenti e diversi danni. L'esplosione è avvenuta durante la notte tra mercoledì 15 e giovedì 16 gennaio in via Vincenzo Acquaviva e ha interessato questa volta addirittura un centro sociale polivalente per persone anziane autosufficienti. La struttura coinvolta è “Il Sorriso di Stefano”, un centro appartenente al gruppo Telesforo, già nel mirino della malavita.

Bomba a Foggia, malore per donna delle pulizie

L’ordigno ha causato danni alla saracinesca della struttura che in quel momento era chiusa, ha divelto l'insegna luminosa e danneggiato alcune auto in sosta ma soprattutto ha creato tantissimo spavento tra i residenti. La deflagrazione infatti è avvenuta in una zona residenziale di Foggia e lo stesso centro si trova sotto un palazzo di diversi piani e circondato da altri condomini. Secondo le prime notizie, a causa dello scoppio improvviso una ragazza che si trovava all’interno e che stava pulendo la sede ha avvertito un malore per lo spavento ed è stato necessario soccorrerla. Dopo l’allarme sul posto sono accorsi i vigili del fuoco, che hanno messo in sicurezza l’area, e la polizia che ha subito avviato gli accertamenti investigativi per ricostruire l’accaduto e risalire ai responsabili.

Foggia: bomba era stata già piazzata sotto l’auto del presidente

L’episodio incrementa la tensione che da tempo si vive in città e giunge alla vigilia dell'arrivo del commissario straordinario inviato dal Governo per il coordinamento delle iniziative antiracket e antiusura. Ad inizio anno, il 3 gennaio scorso, una bomba era stata piazzata sotto l’auto del presidente della struttura Cristian Vigilante, testimone in un'inchiesta della Dda contro la mafia foggiana. Lo scoppio aveva sventrato l'automobile del manager della sanità privata che era vuota. "È chiaro che questo è un seguito alla bomba della scorsa volta", ha dichiarato Vigilante informato dell'accaduto. Nei giorni scorsi sono stati diversi però gli episodi dinamitardi tanto da spingere Libera a indire un manifestane di piazza contro le mafie seguita però purtroppo da un nuovo attentato a un negozio.

Bomba a Foggia, Premier Conte: "Lo Stato non abbassa la guardia"

"Lo Stato e i cittadini di Foggia non abbassano la testa. Gli inquirenti sono al lavoro e non daremo tregua a chi pensa, con la violenza, di esiliare legalità, libertà e giustizia. Vinceremo insieme questa battaglia", così il Presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, ha commentato su twitter quanto accaduto nelle  scorse ore a Foggia con la bomba esplosa al centro per anziani.

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