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Fiume Veneto, operaio morto a 69 anni colpito da una gru: “A quell’età non si deve lavorare”

La vittima dell’incidente si chiamava Ivo Bellotto ed era prossimo alla pensione. Autotrasportatore e operaio specializzato, viveva con la moglie in provincia di Treviso. È morto il giorno prima della Festa dei Lavoratori.
A cura di Biagio Chiariello
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"Bisogna porsi domande serie sui motivi per cui un lavoratore si debba ritrovare a quasi 69 anni a manovrare una gru", è quanto afferma Massimiliano Paglini, segretario generale della Cisl Belluno Treviso, in merito alla tragedia che ieri 30 aprile a Fiume Veneto ha visto vittima Ivo Bellotto, il giorno prima della Festa dei lavoratori del Primo Maggio.

Autotrasportatore e operaio specializzato, era addetto alla movimentazione di una benna sistemata su un camion quando è stato colpito dalle forche dello stesso macchinario, con le quali stava sollevando materiali. Inutili i soccorsi. La morte sarebbe sopraggiunta per arresto cardiaco. Un infarto, si ipotizza, causato dal colpo ricevuto.

Nato nel novembre del 1955, viveva in una frazione di Fontanelle, nel Trevigiano, con la moglie ed era stato assunto come operaio specializzato dalla ditta Biemme Costruzioni e scavi a maggio 2020. L’area dell'incidente è stata transennata e posta sotto sequestro, così come il mezzo utilizzato. "Anche se in ottima salute, i riflessi non sono quelli di un giovane e il tema dell’invecchiamento della forza lavoro in Italia e nel Nordest va affrontato quanto prima con programmazione e visione", continua Paglini.

Sono andata a portare le condoglianze della comunità alla moglie ed ai figli dice la sindaca Maurina Sessolo -. Ho incontrato il figlio, ma è stato veramente un momento molto breve. In situazioni come questa del resto non ci sono parole. Ho espresso la vicinanza di tutta la comunità alla famiglia. Lo conoscevo, abitava a Lutrano dove risiedo anch'io, Mi capitava di incontrarlo: era sempre piacevole fermarsi a scambiare due chiacchiere con lui. Sono molto rattristata".

"Le motivazioni dell’incidente andranno verificate – ha ammonito Marco Potente, segretario generale della Filca Cisl Belluno Treviso – ma di certo bisogna riaccendere un campanello di allarme su alcuni cruciali fattori di rischio, non solo il caldo ma anche il rispetto di tutte le misure di sicurezza. Come è possibile che un lavoratore che sta manovrando una gru venga colpito dallo stesso macchinario che sta utilizzando?".

L’ennesima tragedia sul lavoro che ci inorridisce e ci lascia sgomenti – chiude Roberto Toigo, segretario generale della Uil Veneto – Non è accettabile che chi esce per andare al lavoro non possa far rientro a casa"

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