Firenze, fermata dalla polizia perché non ha la mascherina: ora chiede la sospensione degli agenti
"Immediata sospensione dal servizio dei vigili implicati" nella vicenda della donna fermata ieri senza mascherina mentre passeggiava col cane in piazza della Repubblica a Firenze. È la richiesta anticipata dagli avvocati della donna Edoardo Polacco e Guglielmo Mossuto, che definiscono "cruento" l'intervento della polizia municipale e annunciano l'intenzione di chiedere alla procura di Firenze l'acquisizione di tutti i filmati e di voler querelare i vigili per maltrattamento di animali, in relazioni alla fase del fermo nella quale il cane è stato separato dalla sua padrona.
Stando a quanto ricostruito dai due legali la donna, "una casalinga fiorentina completamente incensurata", è stata "circondata da un nugolo di vigili urbani, poi lungamente immobilizzata per un braccio, spinta contro una macchina e ammanettata". Le immagini riprese coi cellulari dai cittadini, proseguono gli avvocati, "hanno certificato il comportamento sempre civile della signora, nonostante il gravissimo shock subito dalla stessa e ancor più dal suo cane, fortemente impaurito dall'operazione" e che "le è stato strappato dalle mani al momento dell'ammanettamento". Al termine dell'intervento la donna, accompagnata in caserma per essere identificata, è stata denunciata per resistenza a pubblico ufficiale, minacce e rifiuto di fornire le proprie generalità.
I video del fermo, diventati virali sui social, hanno suscitato in molti profonda indignazione. Con la municipale invece si è schiarato il sindacato Uil Fpl che in una nota ha scritto: "La gogna mediatica che la polizia municipale di Firenze sta subendo in seguito ai fatti accaduti oggi pomeriggio in centro è veramente vergognosa. Come sindacato ci auguriamo che il comando usi tutte le proprie risorse per denunciare e perseguire le centinaia di persone che stanno gettando fango sulla divisa che con fatica e coraggio difendiamo tutti i giorni. Stesso appello lo giriamo all'amministrazione comunale al fine di tutelare i propri dipendenti".