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Covid 19

Fiocco azzurro a Bari, positiva al Covid partorisce il quarto figlio: mamma e bimbo stanno bene

Una donna di 33 anni positiva al coronavirus ha partorito il suo quarto figlio presso l’ospedale Miulli di Acquaviva delle Fonti. Il cesareo è avvenuto nella sala parto Covid appositamente attrezzata all’interno dell’ospedale. Sono risultati positivi al Covid-19 anche gli altri tre figli della donna, rispettivamente un bimbo di sei anni e due gemelline di 18 mesi.
A cura di Susanna Picone
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Una donna di trentatré anni, positiva al nuovo coronavirus, ha partorito il suo quarto figlio. Sia lei che il bambino stanno bene. Il lieto evento a Bari, presso l’Ospedale Miulli di Acquaviva delle Fonti mercoledì 8 aprile. Come si legge in una nota dell’ospedale, che ha pubblicato anche le foto della mamma sorridente circondata dal personale sanitario e poi dal suo bambino, il delicato cesareo è avvenuto nella sala parto Covid appositamente attrezzata all’interno del Miulli, uno spazio completamente sicuro per lo svolgimento della procedura chirurgica e perfettamente separato sia dalla “zona verde” (dove ci sono le mamme non infette) sia in quella “grigia” (dove avvengono gli accertamenti dei casi sospetti). Il parto si è concretizzato grazie al coordinamento fra l’Ospedale Miulli, la Asl Bari e l’Azienda Policlinico di Bari e soprattutto grazie al lavoro di squadra realizzato dall’Ente in coordinazione fra ginecologi, anestesisti e ostetriche nonché all’attenzione, in funzione infettiva, dei neonatologi nei confronti del piccolo.

Mamma e gli altri figli contagiati, il neonato è negativo al Covid

La nascita del quarto figlio della trentatreenne, che è stato chiamato Giosuè, rappresenta un momento di felicità per la famiglia della neomamma, che oltre a essere lei stessa positiva al Covid-19 sta affrontando la positività al coronavirus anche del compagno e degli altri figli, rispettivamente un bambino di nove anni e due gemelline di 18 mesi. Il bimbo appena nato, invece, è risultato negativo al primo tampone e resterà in isolamento fino a sabato, affidato alle cure dei neonatologi, quando verrà effettuato il secondo tampone. “A questa famiglia va l’affetto e il senso di gioia da parte dell’intera comunità del Miulli”, si legge nella nota dell’ospedale in Puglia.

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