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Filippo Mosca, sentenza d’appello il 19 aprile. La mamma: “Speriamo giudici vogliano studiare il caso”

Attesa per il 19 aprile la sentenza d’appello su Filippo Mosca, il 29enne che da 9 mesi si trova detenuto nel carcere di Porta Alba in Romania. Il giovane, secondo quanto denunciato dai suoi legali e dalla madre, da mesi fa fronte a condizioni di detenzione disumane. La mamma a Fanpage.it: “Tempo di attesa inusuale per la sentenza, speriamo vogliano studiare bene le carte”
A cura di Gabriella Mazzeo
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Filippo Mosca e Ornella Matraxia
Filippo Mosca e Ornella Matraxia

Arriverà ad aprile la sentenza d'appello per il caso di Filippo Mosca, il 29enne condannato in primo grado a 8 anni di carcere in Romania con l'accusa di traffico internazionale di stupefacenti.Il giovane da 9 mesi è detenuto nel carcere di Porta Alba in condizioni definite disumane dalla mamma del giovane e dai suoi legali. La data della sentenza d'appello è stata fissata al 19 aprile, tra quasi un mese e mezzo.

A Fanpage.it, la mamma del giovane, Ornella Matraxia, si è dichiarata preoccupata e poco fiduciosa sull'esito dell'udienza tenutasi ieri, 7 marzo 2024, alla presenza del legale rumeno di Mosca e senza i funzionari dell'ambasciata italiana, invitati a uscire dall'aula durante il dibattimento. 

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La notizia relativa alla sentenza prevista per metà aprile è arrivata qualche ora fa. Matraxia ha raccontato a Fanpage.it di aver parlato con il legale rumeno che segue Filippo. "Abbiamo la data della sentenza, purtroppo – ha spiegato al telefono -. Dico purtroppo perché sapremo qualcosa sul caso di mio figlio solo il 19 aprile, dopo un mese e mezzo di attesa. Non saprei come leggere questa data, si tratta di un tempo di attesa inusuale per i la giustizia rumena. Mi viene da pensare che i giudici possano voler studiare bene il caso, ma non posso essere sicura di questa cosa. Speriamo vogliano attenzionare la vicenda giudiziaria e studiare bene le carte".

Con un profondo sospiro, Matraxia ha fatto riferimento alla lunga attesa prima del verdetto d'appello che per Filippo potrebbe arrivare dopo altre settimane trascorse nella cella della struttura carceraria di Porta Alba. "So quanto pesa lì dentro un mese e mezzo, sia dal punto di vista psicologico che dal punto di vista fisico – ha continuato Matraxia -. Non sappiamo cosa aspettarci, per ora possiamo solo sperare che le cose vadano per il meglio, per lui e per gli altri ragazzi italiani detenuti nella stessa struttura".

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