92 CONDIVISIONI
video suggerito
video suggerito

Filippo Mosca detenuto in Romania, sentenza d’appello rinviata. La mamma: “In ogni caso pronti a combattere”

Era attesa per oggi ma è stata rinviata la sentenza d’appello sul caso di Filippo Mosca, il 29enne detenuto da 10 mesi nel carcere di Porta Alba in Romania. Il 25 marzo era stata respinta la richiesta di domiciliari.
A cura di Gabriella Mazzeo
92 CONDIVISIONI
Immagine

Era attesa per oggi, venerdì 19 aprile, la sentenza d'Appello relativa al caso di Filippo Mosca, il 29enne italiano detenuto nel carcere di Porta Alba in Romania con l'accusa di traffico internazionale di stupefacenti. Ma tutto è stato rinviato al prossimo 17 maggio. Rinviata al 17 maggio anche la sentenza per Luca Cammalleri, l’altro giovane rinchiuso nel carcere di Porta Alba.

La madre di Mosca – che ha confermato a Fanpage.it il rinvio a maggio – aveva detto che nella giornata di oggi i giudici avrebbero dovuto comunicare la loro decisione senza entrare in udienza. Negli ultimi giorni, la fidanzata 26enne di Mosca, Claudia Crimi, è stata in Romania per stare al suo fianco prima della comunicazione.

Il giovane è già stato condannato dalle autorità romene a 8 anni di reclusione in primo grado. Durante la detenzione, i familiari e i legali avevano denunciato condizioni disumane all'interno delle celle. Nel mese di marzo, i magistrati rumeni avevano però deciso di confermare la custodia in carcere e di non concedere al 29enne i domiciliari nonostante il tentativo di accoltellamento da lui subìto e le pressioni dei media di tutto il mondo sulle condizioni di detenzione.

"Non sappiamo come andrà con questa sentenza d'appello – ha spiegato la mamma Ornella Matraxia a Fanpage.it -. Potrebbe cambiare tutto con il riconoscimento dell'innocenza di Filippo, ma anche andare tutto male con una conferma della pena a 8 anni. Non c'è stato un intervento incisivo delle autorità italiane in questo senso, mio figlio si trova in una situazione di enorme incertezza e questo Tribunale potrebbe fare di tutto. Potrebbe finire la nostra lotta con il riconoscimento della sua innocenza, ma potremmo anche doverne iniziare una nuova".

"Se Filippo dovesse restare in carcere, con i legali chiederemo per lui il rientro in Italia e da qui faremo ricorso alla Corte Europea, sia per la dignità umana non rispettata in cella sia per quanto riguarda il diritto a un processo giusto. Non abbiamo ulteriori armi, possiamo solo sperare di riportarlo in Italia in un modo o nell'altro. In ogni caso siamo pronti a combattere".

Le condizioni di detenzione di Filippo Mosca

Mosca condivideva la cella del carcere di Porta Alba con altre 24 persone: gli spazi, secondo quanto raccontato dalla mamma Ornella Matraxia e dai legali che lo seguono, erano sporchi e angusti, con un solo bagno alla turca in condivisione tenuto in condizioni igieniche precarie. Dopo aver subìto un tentativo di accoltellamento all'interno della stanza che condivideva, Mosca è stato spostato in una cella "più decorosa" con altri 5 ragazzi.

Il 25 marzo scorso sono state confermate le misure cautelari per il 29enne, che invece aveva chiesto un alleggerimento in attesa della sentenza d'appello. I giudici romeni hanno respinto quindi la richiesta di domiciliari avanzata in precedenza dal 29enne e dai suoi avvocati, uno sul suolo rumeno e l'altra, la legale Armida Decina, che seguirà il suo caso qualora dovesse essere decretata l'estradizione verso l'Italia. 

Immagine

Mosca sarebbe stato arrestato dopo che un'amica italiana aveva chiesto di far recapitare nella sua stanza un pacco contenente sostanze stupefacenti. La giovane aveva raccontato al 29enne di essere in attesa di un pacco dall'estero con all'interno prodotti per la cura della pelle e cosmetici. Al suo interno, invece, le autorità avrebbero trovato 150 grammi di droga che la ragazza ha sempre negato di aver acquistato.

Il 29enne era stato sentito dalle autorità rumene insieme all'amico Luca Cammalleri, anche lui in carcere, e alla destinataria del pacco incriminato. Mosca è poi stato trattenuto sulla base di intercettazioni tradotte erroneamente dall'italiano.

92 CONDIVISIONI
autopromo immagine
Più che un giornale
Il media che racconta il tempo in cui viviamo con occhi moderni
api url views