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Festival dell’impegno civile: chi racconta le mafie? (VIDEO)

Giornalisti minacciati dalla mafia come Pino Maniaci, volontari come i ragazzi di Radio Siani, assieme a Libera per raccontare la malavita organizzata nell’ambito del Festival dell’impegno civile.
A cura di Alessio Viscardi
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Fa tappa a Radio Siani il Festival dell'impegno civile, la serie di convegni organizzata dall'associazione Libera all'interno dei beni confiscati alla camorra. "Chi racconta le mafie" il nome dell'incontro con Pino Maniaci, l'anima di Telejato -emittente siciliana in prima linea nel contrasto alla malavita organizzata. Un pubblico attento, nel cortile dell'ex-fortino del clan Birra di Ercolano, ascolta gli interventi del direttore di Radio Siani, la giornalista Amalia De Simone, e dei colleghi Ciro Pellegrino e Marilena Natale. Soltanto pochi giorni fa, l'ennesima intimidazione subita dai volontari di Radio Siani. Una minaccia sinistra e macabra, quella che racconta la De Simone come incipit del proprio intervento: il corteo funebre di un parente del capoclan in carcere, si è distaccato dal percorso per la chiesa e ha sostato a lungo sotto il balcone della web-radio, come a rimarcare ancora il territorio. Pino Maniaci ricorda le vicissitudini di Telejato, soprattutto la sua battaglia per non perdere il proprio canale di trasmissione a causa del passaggio al digitale terrestre. Riuscito a superare lo scoglio e forte di ben cinque canali assegnati, Pino offre ai volontari di Radio Siani di trasmettere i propri servizi in diretta televisiva. La radio di Ercolano è intitolata al giornaliste de Il Mattino, Giancarlo Siani, ammazzato dalla camorra a soli ventisei anni a causa dei suoi articoli e delle proprie inchieste.

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