Ferrara, schianto in moto con ferite non letali: Stefano muore 16 giorni dopo in ospedale

Una mancata precedenza e la sua motocicletta che va a schiantarsi rovinosamente contro una vettura a un incrocio finendo poi fuori strada. Un brutto incidente stradale e un impatto violento che lo aveva ferito in maniera grave agli arti ma sembrava che per lui non ci fosse pericolo di vita. Dopo due settimane di ricovero, però, l'uomo è morto improvvisamente in ospedale tra lo stupore e l'incredulità di parenti e amici. È la storia di Stefano Merighi, 39enne emiliano di San Cesario sul Panaro, in provincia di Modena, che era rimasto coinvolto in uno spaventoso schianto il primo giugno scorso lungo le strade di Cento, nel Ferrarese. Merighi era stato sbalzato giù dalla sua moto dopo un violento impatto con un’automobile. Era stato soccorso dal 118 e trasportato d'urgenza al pronto soccorso dell’ospedale Sant’Anna di Cona dove era stato ricoverato con gravissime ferite alle gambe.
La sua situazione era grave tanto che era stato sottoposto in pochi giorni anche a diversi interventi chirurgici agli arti per ricomporre varie fratture e lesioni ma nulla pare lasciasse trasparire l'imminente decesso. Le operazioni erano perfettamente riuscite e tutti erano fiduciosi in un recupero seppur lento. Poi improvvisamente, nella notte tra lunedì e martedì, le sue condizioni si sono aggravate pesantemente e il suo cuore ha smesso di battere. Fatale un arresto cardiaco che non gli ha lasciato scampo. Una notizia che ha lasciato nel dolore e nell'incredulità i familiari ma anche i tanti che si erano recati in ospedale per fargli visita e avevano potuto constatare il suo ottimismo per un prossimo inizio di terapia riabilitativa. Il trentanovenne lascia una compagna Lisa e un figlio di 5 anni.