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Femminicidio Marisa Leo, svolta l’autopsia. L’avvocato: “Lei era certa che l’ex volesse farsi aiutare”

Svolta nella giornata di oggi l’autopsia sul corpo di Marisa Leo, la donna uccisa dall’ex a Trapani. L’avvocato Marchese a Fanpage.it: “Aveva affidamento congiunto della figlia, aveva visto l’ex tante volte prima di morire, non se lo aspettava”
A cura di Gabriella Mazzeo
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Si è svolta oggi l'autopsia sul corpo di Marisa Leo, la donna uccisa dal suo ex compagno a Salemi, Palermo. Stando a quanto finora noto, la donna sarebbe morta in seguito a una serie di colpi di fucile che l'hanno raggiunta all'addome. Se la donna sia morta o meno sul colpo, sarà chiarito proprio dall'esame medico conclusosi nelle ultime ore. L'obiettivo di chi sta indagando sul femminicidio è quello di capire se la donna potesse essere salvata con soccorsi tempestivi dopo essere stata raggiunta dagli spari.

Mentre le forze dell'ordine indagano sulla possibilità di salvare la vita alla donna dopo essere stata ferita dai colpi di arma da fuoco, continuano anche gli accertamenti paralleli relativi alle ore, ai giorni e ai mesi precedenti, quelli che hanno portato al delitto. Leo aveva infatti deciso di lasciare l'ex, Angelo Reina, poco dopo la nascita della loro bambina e nonostante le continue minacce, gli appostamenti sotto casa e lo stalking, aveva deciso di non guardarsi indietro.

La vittima Marisa Leo
La vittima Marisa Leo

Quando parlava della sua decisione di lasciare l'ex compagno, Leo sottolineava di essere consapevole del rischio e del prezzo che avrebbe potuto pagare. "Sto pagando" raccontava parlando di Reina e di quella paura che da quando aveva messo un punto a quella relazione era costretta a vivere ogni giorno. Dopo l'autopsia sulla vittima, si valuta la possibilità di sottoporre ad esame medico autoptico anche Angelo Reina per capire se fosse sotto effetto di alcol e droghe al momento dell'omicidio.

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"So che oggi si è svolto l'esame autoptico sul corpo di Marisa, ma per ora non ci sono altre informazioni sugli accertamenti condotti dalle autorità – ha dichiarato a Fanpage.it Lorenzo Marchese, l'avvocato che aveva assistito Marisa Leo nella denuncia per stalking nei confronti di Reina -. Ero l'avvocato di Marisa, oltre ad essere un suo amico di vecchia data, quando lei aveva bisogno di tutela legale per la denuncia per stalking formulata nei confronti dell'ex. Aveva deciso di farla cadere a un certo punto per evitare che il padre di sua figlia avesse problemi con la legge, lui poi aveva promesso di essere pronto a intraprendere il percorso con una psicologa. Lo aveva fatto, alla fine, e stava andando avanti così".

Stando a quanto spiegato dal legale nel corso dell'intervista telefonica, Reina aveva ottenuto l'affidamento congiunto della figlia e per vederla aveva incontrato spesso anche la madre. "Non era una sprovveduta e di certo non si illudeva. Marisa aveva la testa sul collo, faceva tutto per sua figlia e tra alti e molti bassi, era convinta che il suo ex compagno volesse farsi aiutare. Ne era sicura, me lo diceva spesso. Se oggi fosse qui, direbbe probabilmente che non si aspettava un epilogo del genere".

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