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Femminicidio ad Ancona, donna picchiata a morte in casa: si cerca il marito

L’omicidio in un’abitazione di Pianello Vallesina, frazione di Monte Roberto in provincia di Ancona. La 49enne rinvenuta morta sul letto in una pozza di sangue e con evidenti lesioni alla testa. Sarebbe stata picchiata a morte dal marito, che al momento è irreperibile.
A cura di Antonio Palma
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Una donna di 49 anni, Sadjide Muslija, è stata trovata morta in casa oggi, mercoledì 3 dicembre, in un'abitazione di Pianello Vallesina, frazione di Monte Roberto, vicino Jesi, in provincia di Ancona. Secondo le prime informazioni, la donna sarebbe stata picchiata a morte dal marito che è al momento è irreperibile e non si è presentato questa mattina al lavoro. La terribile scoperta del cadavere nel primo pomeriggio di oggi, intorno alle 13, dopo che la vittima risultava irraggiungibile. Si tratta di una signora di origine macedone ma da tempo è residente nelle Marche.

I Carabinieri sono intervenuti presso l’abitazione dopo che il datore di lavoro aveva segnalato che non si era presentata a lavoro e risultava irraggiungibile. I militari dell'arma accorsi sul posto, però, hanno trovato la porta dell’abitazione aperta e con le chiavi ancora inserite. Quando i primi soccorsi sono entrati in casa, per lei ormai non c'era più nulla da fare. Il corpo è stato rinvenuto sul letto in una pozza di sangue e con evidenti lesioni alla testa.

Sul corpo erano evidenti i segni di pesanti percosse e il volto completamente sfigurato. L'ipotesi è che si stata massacrata di botte in casa. Le forze dell'ordine si sono messo subito alla ricerca del marito, anche lui cinquantenne e connazionale della vittima,  che però al momento risulta irreperibile. Agenti si sono presentati sul suo luogo abituale di lavoro, un'azienda del posto, ma i colleghi hanno confermato che stamattina non si è presentato al lavoro. Ora è sospettato di femminicidio.

Secondo i primi accertamenti i due si erano separati alcuni mesi fa. L'uomo era stato anche denunciato per maltrattamenti in famiglia e quindi arrestato e condannato ad aprile scorso ma poi era tornato a vivere con la vittima. La condanna per un'aggressione alla moglie in casa quando aveva sfondato la porta della camera da letto con un'ascia e lei si era rifugiata dai vicini. "Questa sera ti ammazzo", le aveva urlato contestandole un presunto tradimento. Il 50enne si era recato a casa del presunto amante, sfondando anche la sua porta di casa dove non aveva trovato nessuno. Infine era tornato a casa prima di essere bloccato dai carabinieri.

In quella occasione, la vittima aveva raccontato che da due anni subiva violenze fisiche dal coniuge. Nel luglio scorso l'uomo aveva patteggiato la pena ma poi i due coniugi erano tornati a convivere nella casa dove oggi si è consumato il delitto. Dopo la scoperta del cadavere, sul posto il magistrato di turno della Procura di Ancona, i Carabinieri del Nucleo Investigativo e della Sezione Investigazioni Scientifiche di Ancona e della Compagnia di Jesi.

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