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L'omicidio di Ilenia Fabbri a Faenza

Faenza, omicidio di Ilenia Fabbri. La figlia: “Non l’ha uccisa mio padre”

La figlia di Ilenia Fabbri ha commentato gli ultimi sviluppi nelle indagini sull’omicidio della 46enne affermando di credere all’innocenza del padre, il 53enne accusato di omicidio volontario in concorso con persona attualmente ignota. Al vaglio degli inquirenti ora anche una lunga registrazione telefonica.
A cura di Gabriella Mazzeo
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"Non è stato il mio babbo, anche io voglio sapere chi ha ucciso mia madre". Arianna ha commentato così gli ultimi sviluppi sull'omicidio di Ilenia Fabbri, la donna di 46 anni uccisa in casa a Faenza. La figlia, intercettata da alcuni cronisti fuori dall'abitazione-scena del crimine, ha ribadito l'innocenza del genitore, nella quale crede fermamente. Anche l'avvocato Guido Maffuccini, a difesa del 53enne Claudio Nanni indagato per omicidio volontario in concorso con persona ignota, ha ribadito che il suo assistito si dichiara innocente e che i rapporti con la ex moglie erano inesistenti da almeno 3 anni.

"Nanni è molto provato – ha ribadito oggi al termine di un nuovo sopralluogo nell'abitazione della Fabbri – ma cerca di resistere anche per sua figlia". Nel frattempo, la polizia cerca tra gli scritti privati di Ilenia. Nella giornata di oggi 16 febbraio ha fotografato alcuni fogli scritti a mano dalla vittima, appunti su contenziosi legali che la donna aveva in sospeso proprio con l'ex marito. La donna aveva infatti in atto una causa di lavoro da 100mila euro relativa ai mancati pagamenti per la sua collaborazione all'impresa di famiglia, un'officina che Nanni aveva aperto nel 2004. La prossima udienza era stata fissata in Tribunale per il 26 febbraio. Al vaglio degli inquirenti anche una lunga registrazione telefonica entrata nel fascicolo della pm Angela Sforza. L'audio sarebbe utile a ricostruire esattamente cosa è avvenuto dopo che la compagna di Arianna l'ha chiamata per avvertirla dell'omicidio. La ragazza avrebbe infatti intimato al padre di accelerare per arrivare a Faenza il prima possibile, mentre lui avrebbe detto di sentirsi male e di avere paura.

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Lo stesso Nanni ha ammesso di non essere al corrente della presenza di un'altra persona in casa. Probabilmente, neanche l'assassino sapeva di un'ospite nell'appartamento. Claudio e sua figlia erano partiti alla volta di Milano per l'acquisto di una vettura. Erano in auto da pochi minuti quando la compagna di Arianna ha chiamato per raccontare quanto accaduto. La ragazza aveva subito composto il 112 mentre la giovane rimasta nell'abitazione di Ilenia Fabbri, spaventata, ha composto il numero del 53enne. Grazie a un'applicazione istallata sul suo cellulare per conservare le chiamate, ora la procura può ascoltare esattamente cosa i tre si sono detti tra le 6.08 e le 6.29 del mattino.

Quando la ragazza ha detto di non sentire più alcun rumore in casa, la figlia della Fabbri le ha suggerito di prendere l'attizzatoio da camino e di andare giù a controllare cosa succedesse. Nanni però la frena, dicendole che è meglio rimanere chiuse in stanza.

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