Fabriano, anziana muore dopo il morso di un topo nella casa di riposo: la famiglia chiede giustizia

Vilma Rabarbari, 98 anni, è morta venerdì all’ospedale "Engles Profili" di Fabriano, a poco più di un mese da quella notte drammatica del 27 giugno, quando un topo le si era arrampicato addosso mentre dormiva nella sua stanza alla casa di riposo di Palazzo Refi a Cerreto D'Esi, mordendola ripetutamente al volto. L’aggressione aveva provocato ferite profonde sopra l’occhio sinistro, sullo zigomo e tra la guancia e la mandibola. Le lesioni, seppur inizialmente trattate con terapie antibiotiche, hanno dato origine a una grave infezione che ha compromesso irreversibilmente il suo già fragile stato di salute.
L'anziana, originaria di Fabriano, era ospite della casa di riposo da anni. Affetta da demenza, veniva assistita quotidianamente dagli operatori sociosanitari della struttura. La notte dell'incidente, il roditore era rimasto nel letto fino al mattino, quando un’operatrice scoprì la donna sanguinante e con il topo ancora tra le lenzuola.
Il caso aveva suscitato forte indignazione pubblica, spingendo il sindaco di Cerreto d’Esi, David Grillini, a disporre un sopralluogo urgente nella struttura il 30 giugno insieme a tecnici comunali e personale dell’Asur. Dai primi controlli non erano emerse irregolarità gravi, ma si era comunque deciso per un intervento di derattizzazione urgente e la sostituzione delle zanzariere alle finestre. Una seconda ispezione, più approfondita, è stata effettuata il 7 luglio: da lì è emersa la decisione di trasferire temporaneamente gli ospiti al Collegio Gentile di Fabriano per consentire i lavori di bonifica. Tuttavia, a oggi, i trasferimenti non sono ancora partiti, mentre l’impresa incaricata ha avviato una derattizzazione profonda.
Il sindaco aveva definito quanto accaduto come “un episodio grave ma isolato”, assicurando che il Comune “sta facendo tutto il possibile per garantire la sicurezza e la dignità degli ospiti”. Ma la famiglia della vittima non si accontenta delle parole: ha già annunciato azioni legali nei confronti dell’amministrazione comunale, ritenuta responsabile dello stato di degrado in cui versava la struttura pubblica.