Evasione di massa dal carcere di Foggia: arrestati 15 detenuti per furti di auto nella fuga
Quelle incredibili scene di decine di detenuti che evadevano a piedi dal carcere di Foggia tra l’impotenza delle forze dell’ordine in piena emergenza coronavirus avevano fatto il giro dell’Italia, ora per 15 di quei reclusi sono scattati nuovi arresti proprio per i reati commessi durante quella rocambolesca fuga. Le misure restrittive sono state eseguite nelle scorse ore da carabinieri e polizia su disposizione della magistratura foggiana.
Militari dell’arma e agenti infatti nella mattinata di oggi hanno notificato nei confronti di 15 detenuti altrettante misure di custodia cautelare in carcere firmate dal gip di Foggia su richiesta della locale Procura della Repubblica. L’accusa per loro è di aver sottratto con violenza ad alcuni automobilisti le proprie autovetture durante l'evasione di massa del 9 marzo scorso dal carcere di Foggia. Come ricostruito dalle indagini avviate il giorno stesso della fuga, molti detenuti per scappare via in quei frangenti fermarono e rubarono diverse autovetture a malcapitati automobilisti di passaggio, fermandoli e minacciandoli
L’evasione di massa quella mattina fece seguito alle violente proteste scoppiate nel penitenziario così come in altre ceceri d’Italia proprio a seguito dell’emergenza coronavirus per denunciare le condizioni in cella. Dal carcere pugliese riuscirono a evadere bene 72 detenuti, alcuni dei quali poi rapinarono le auto agli automobilisti. Fortunatamente quasi tutti i fuggitivi furono ricondotti in carcere nei giorni successivi. Alcuni si costituirono, altri, invece, furono catturati dalle forze di polizia. Al momento manca all’Appello solo un 37enne, Cristoforo Aghilar, che nell’ottobre scorso uccise la mamma dell’ex fidanzata ad Orta Nova, nel Foggiano.