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Esclusa da Maturità con 5 insufficienze, Tar la riammette ma viene bocciata: “Docenti delegittimati”

La studentessa di un liceo di Trento è stata bocciata dopo essere stata ammessa dal Tar all’esame di maturità. Malumori dei docenti: “Decisione dei giudici cancella la credibilità di una scuola e dei suoi insegnanti e tutto il lavoro di valutazione e conoscenza di un intero anno scolastico”.
A cura di Antonio Palma
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È stata bocciata agli esami di Maturità la giovane studentessa di un liceo di Trento finita nei giorni scorsi al centro di un caso che ha fatto molto discutere quanto il Tar l’aveva riammessa con riserva all’esame di Stato dopo che il collegio dei docenti l’aveva esclusa dalla Maturità per 5 gravi insufficienze. La ragazza, studentessa del liceo Da Vinci di Trento, non ha superato la prova orale dell’esame, svoltosi in via suppletiva dopo il suo ricorso accettato dal Tribunale amministrativo regionale, e quindi non si è diplomata.

Anche se l’udienza collegiale del Tar per discutere la questione era stata fissata solo per il 27 luglio prossimo, l’esame suppletivo che si è concluso ieri infatti ha comunque messo il punto fine a una storia che però si porterà dietro molti strascichi. Il ricorso della studentessa e la decisione del Tar infatti hanno scatenato non pochi malumori nel corpo docente che si sentito privato del suo ruolo.

Una sensazione bene espressa in una lettera pubblica inviata da uno dei docenti del liceo trentino al ministro dell’Istruzione, Giuseppe Valditara, e sottoscritta da 110 colleghi e colleghe. Il TAR ha accolto la richiesta ‘esclusivamente in considerazione del pregiudizio dedotto dalla ricorrente’, ossia del fatto che non potrebbe così accedere all’università. Mi rende perplesso come, in un colpo solo, il decreto cancelli la credibilità di una scuola e dei suoi insegnanti radendo al suolo tutto il lavoro di valutazione e conoscenza di un intero anno scolastico” si legge nella missiva pubblicata dal quotidiano “Il T”.

Il riferimento è al fatto che alla base della decisione dei giudici del Tar di ammettere all’esame la ragazza, nonostante cinque gravi insufficienze in materie chiave come matematica, fisica, scienze naturali, diritto e italiano, ci sia il fatto che avesse sostenuto con successo un test di ingresso all’università.

“Il punto è la scuola e il suo futuro. Vedo sempre più ragazzi rincorrere strade facili, aiutati dalle famiglie e dalla società a cercare escamotage per andare avanti, nella visione superficiale di un mondo nel quale devi dimostrare quanto sei furbo e non quanto vali” spiega ancora la lettera che prosegue: “In primo luogo, la sospensiva del TAR è uno schiaffo alla credibilità dell’insegnante. Mettendo in discussione l’operato di un intero Consiglio di classe, infatti, è evidente che le implicazioni che ne conseguiranno saranno pesanti. In secondo luogo, il decreto mette in difficoltà la serenità di giudizio del corpo insegnante. Chi avrà più la forza, il coraggio, la tenacia di affrontare una scelta dolorosa, ma a volte necessaria, come una bocciatura?".

A gettare acqua sul fuoco, invece, la preside del liceo che ha commentato: “Nonostante la situazione fosse difficile la commissione ha saputo mantenere l’equilibrio e la lucidità, gestendo l’esame con grande senso di responsabilità. La valutazione è stata raggiunta con obiettività ed equità. In questo senso, avere una commissione in parte esterna aiuta a chiarire situazioni delicate come questa. Ora l’iter resta quello giuridico”.

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