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Non ammessa alla Maturità con 5 insufficienze ma supera test all’università: Tar ordina l’ammissione

Protagonista della vicenda una studentessa di un liceo di Trento esclusa dall’esame di Maturità per cinque gravi insufficienze in materie chiave come matematica, fisica, scienze naturali, diritto e italiano.
A cura di Antonio Palma
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Per gli insegnanti il suo sarebbe stato un anno scolastico decisamente poco brillante tanto da meritarsi ben cinque insufficienze a fine anno che le hanno impedito di partecipare all'esame di Maturità. La ragazza però nel frattempo ha superato l’esame di ammissione all’Università di Trento per il corso di laurea in Economia Aziendale e così ha fatto ricorso al Tar che ora le ha dato ragione disponendo solo per lei un nuovo esame di stato.

Protagonista della vicenda una studentessa del liceo Da Vinci di Trento che nei prossimi giorni, mentre tutti gli altri studenti saranno già in vacanza, dovrà sottoporsi a una prova di Maturità suppletiva dopo che il Tribunale amministrativo regionale l’ha ammessa con riserva accogliendo il ricorso dei suoi legali. Come spiega quotidiano “Il T”, la commissione di esame è sta già richiamata al lavoro dovrà fare gli straordinari per affrontare il suo caso. L’appuntamento è fissato per il prossimo 7 luglio ma potrebbe non essere decisivo.

Alla base della decisione dei giudici del Tar alcune considerazioni presentate dalla studentessa dopo la sua mancata ammissione all’esame di stato, decisa dal consiglio di classe a causa di cinque gravi insufficienze in materie chiave come matematica, fisica, scienze naturali, diritto e italiano.

La ragazza infatti ha segnalato che nonostante fossero già emerse le sue difficoltà nel corso dell’anno, la scuola non avrebbe attivato i previsti corsi di recupero per le materie in cui lei non aveva ottenuto la sufficienza. Una giustificazione che, insieme al fatto che la ragazza ha dichiarato di aver sostenuto un test che le ha permesso di essere ammessa all'università, ha convinto i giudici ad accordarle l'ammissione alla maturità.

Il Tar in pratica ha dato il via libera all’esame di Maturità, pur sottolineando un rendimento discontinuo della ragazza nel corso dell’anno con “numerose assenze e ritardi”, in quanto alla giovane sarebbe negata la possibilità di andare all’università con un grave danno per la studentessa.

Una ammissione sulla quale però pende una riserva. I legali della studentessa infatti sono tenuti a sanare un difetto di notifica e a comprovare l'effettiva ammissione all'università con una certificazione dell’Università di Trento.

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