Esame Maturità, il prof presidente di commissione scrive agli allievi: “Non sono cattivo come dicono”

"Se vi dicono che sono cattivo, non ci credete. Non dico proprio buono, ma accettabile direi di sì. Faremo un bell'esame insieme". A scrivere è il prof. Stefano Rossetti, docente di italiano e latino al liceo scientifico Curie di Pinerolo. Il riferimento è agli studenti che lo conosceranno come presidente di commissione della maturità dell'istituto Avogadro di Torino. Immaginando che sarebbe stato presto cercato online dai ragazzi che tra pochi giorni siederanno tra i banchi di scuola per l'ultimo esame, ha deciso di lasciare loro un messaggio.
Il docente è stato contattato dal Corriere Torino. "Tanto valeva dissipare ogni loro dubbio – ha scherzato Rossetti -. Non credo che questa modalità di esame sia antiquata, il colloquio multidisciplinare secondo me non è così superato. Credo sia la scuola ad essere rimasta indietro, sbilanciandosi spesso sul nozionismo. Se la commissione lavora bene, si possono avere colloqui significativi. Se si procede in modo burocratico, l'orale sarà senz'anima"
Un pensiero del docente è andato anche all'intelligenza artificiale, probabilmente prossimo strumento per generare collegamenti interdisciplinari per la "mappa" da presentare all'orale. "Vedo una sua possibile presenza in quel senso – ha spiegato – oltre che in un passaggio ‘illegale' durante l'esame. La tentazione di copiare e ricorrere a trucchi è sempre stata forte, con uno strumento così forte poi lo è ancora di più. Si tratta di una preoccupazione di tanti colleghi, ma sono in pochi in realtà a voler rischiare. I collegamenti interdisciplinari sono diversi, perché gli spunti non sono infiniti e Chat Gpt è in grado di fornire delle indicazioni".
Sul "toto tema" legato alle tracce della prima prova per l'esame di maturità, Rossetti non ha voluto azzardare una previsione. "Meglio non farlo, non azzecco e preferisco dare consigli sulla scelta della traccia. Di solito ci sono grandi temi e grandi autori, ma per l'attualità bisogna essere bene informati, altrimenti si cade nel luogo comune e nella banalità. Meglio il tema letterario: basta aver studiato per avere qualcosa da dire".