video suggerito
video suggerito

Era in congedo parentale, ma lavora in Medio Oriente: prof indagato per danno erariale da 1,3 milioni

Un docente toscano è indagato per truffa e danno erariale: durante il congedo parentale, invece di occuparsi della famiglia, svolgeva incarichi professionali in Medio Oriente e altri Paesi europei, violando le norme sul pubblico impiego.
A cura di Davide Falcioni
3 CONDIVISIONI
Immagine

È finito nel mirino della Guardia di Finanza un professore di elettrotecnica in servizio presso un istituto superiore della Val di Cecina, in provincia di Pisa. le indagini condotte dai militari del Comando Provinciale di Pisa, in collaborazione con il Nucleo Speciale Anticorruzione del Corpo e sotto il coordinamento della Procura della Repubblica presso il Tribunale di Pisa, hanno portato alla segnalazione dell’uomo per truffa ai danni dello Stato e per illecita percezione di erogazioni pubbliche. Il caso è ora all’attenzione anche della Procura Regionale della Corte dei Conti di Firenze, che ipotizza un danno erariale superiore a 1,3 milioni di euro.

Secondo quanto emerso dalle indagini, il docente avrebbe violato ripetutamente le normative che regolano il pubblico impiego, risultando coinvolto, a vario titolo, in ben dodici società. Un’attività imprenditoriale incompatibile con lo status di dipendente pubblico, che gli avrebbe permesso di ottenere indebitamente fondi pubblici.

Ma non finisce qui. I finanzieri della Compagnia di Pontedera hanno accertato che il professore avrebbe esercitato la professione di ingegnere in maniera continuativa, con tanto di partita Iva, durante due anni scolastici. Il tutto senza le necessarie autorizzazioni previste per i pubblici dipendenti. In alcuni casi, l’attività professionale veniva svolta persino durante i periodi di congedo parentale, formalmente richiesti per motivi familiari. Durante questi periodi di assenza giustificata dal lavoro, il docente si sarebbe recato in Arabia Saudita, Emirati Arabi Uniti, Tunisia, Francia e Germania per offrire consulenze e prestazioni professionali come libero professionista.

Determinante, nell’ambito dell’indagine, è stata la collaborazione dell’Ufficio Scolastico Provinciale di Pisa. Le attività investigative hanno incluso audizioni, acquisizioni documentali e analisi di dati presso diversi uffici pubblici e soggetti giuridici. In particolare, uno di questi enti è stato sanzionato per oltre 90mila euro, avendo affidato al docente un incarico da circa 46mila euro senza l’autorizzazione preventiva dell’amministrazione scolastica.

3 CONDIVISIONI
autopromo immagine
Più che un giornale
Il media che racconta il tempo in cui viviamo con occhi moderni
api url views