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Equitazione, violenta allieva minorenne e maltratta i cavalli: ex carabiniere forestale nei guai

L’uomo, oltre ad aver abusato sessualmente di un’allieva minorenne, aveva picchiato, punito e maltrattato in maniera eccessiva alcuni cavalli più o meno giovani anche di proprietà dei suoi allievi. Avrebbe inoltre tentato diversi approcci sessuali anche con altre sue allieve in passato.
A cura di Biagio Chiariello
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Avrebbe abusato di un'allieva minorenne e maltrattato i cavalli. Queste le accuse che hanno portato il Tribunale federale della Federazione italiana sport equestri a radiare Alessandro M., ex istruttore equestre. Nello specifico, l’imputazione era quella di aver "compiuto atti sessuali su una allieva minorenne, abusando del proprio ruolo e della propria qualifica di istruttore federale", oltre che di aver "posto in essere molteplici atti di maltrattamento nei confronti degli equidi". L’istruttore (ex carabiniere del corpo forestale) avrebbe approfittato del proprio ruolo per approcciare la giovanissima, cominciando con diversi messaggi su Whatsapp fino ad arrivare ad atti sessuali completi, come si legge nella sentenza pubblicata oggi sul sito web della Fise. Peraltro l’uomo avrebbe tentato diversi approcci sessuali anche con altre sue allieve in passato.

L'esposto nei confronti dell'ex istruttore era stato presentato dall'associazione antipedofilia Cavallo Rosa: si tratta del primo caso di radiazione su segnalazione di una associazione. "Si tratta di un provvedimento esemplare – ha dichiarato all'Ansa il presidente federale, Marco Di Paola – per il quale bisogna lodare, non solo chi ha avuto il coraggio di denunciare i fatti, ma anche il grande lavoro della Procura federale, degli organi di giustizia e di tutti quanti abbiano contribuito a far luce su questa vicenda. È una pagina triste per lo sport, però la nostra federazione ha reagito in maniera severa. Tolleranza zero verso chi si macchia di reati di questa gravità". "Siamo consapevoli – ha concluso Di Paola – che i genitori cercano un mondo sportivo pulito e la Federazione ha l'obbligo morale di garantirglielo. Sono pochissime mele marce che però vanno allontanate con severità per tutelare la credibilità e la reputazione dei tantissimi istruttori per bene che dedicano la loro vita allo sport, a insegnare principi sani e a crescere i ragazzi che le famiglie affidano loro".

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