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Enna, disabile malata di covid violentata: arrestato dipendente della struttura, ha confessato

Arrestato l’uomo che avrebbe violentato durante il periodo del lockdown e messo incinta una ragazza disabile ricoverata all’Oasi di Troina (Enna) mentre questa era positiva. L.A., 39enne che lavora nel centro specializzato dal 2018, sposato e padre di un bambino, ha confessato. Deve rispondere di violenza sessuale aggravata.
A cura di Biagio Chiariello
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È stato arrestato l'uomo che ha violentato una disabile all'interno dell'Oasi di Troina, è un operatore socio sanitario della struttura: L.A., 39 anni, che lavora nel centro specializzato dal 2018. L'uomo avrebbe confessato. Deve rispondere di violenza sessuale aggravata commessa sulla giovane che gli era affidata. Era  stato il legale nominato dai familiari della giovane, 26enne affetta da una rara patologia genetica, a presentare alla Squadra mobile di Enna lo scorso 11 settembre la denuncia dopo che alla famiglia era stato comunicato dai responsabili dell'Oasi che la ragazza, non in grado di prestare consenso, era in stato di gravidanza, alla venticinquesima settimana di gestazione, dunque la violenza è avvenuta nei giorni drammatici del lockdown, quando la struttura era zona rossa per la presenza di 162 positivi fra pazienti e infermieri. Le indagini sono proseguite con il prelievo di campioni sul personale per estrarre il Dna.

Ieri il 39enne, sposato e padre di un bambino, operatore sociosanitario dipendente da due anni dell'Oasi è stato convocato e interrogato. Nel mese di aprile, periodo del concepimento e in pieno blocco per il Covid l'uomo era stato assegnato al reparto dove erano stati trasferiti tutti disabili ospiti della struttura che erano risultati positivi al virus. Approfittando dell'assenza temporanea dell'infermiere professionale, avrebbe stuprato la giovane, positiva al virus, consumando il rapporto senza alcuna protezione. Dopo le ammissioni, l'uomo è stato posto in stato di fermo e trasferito in carcere. Le indagini comunque non sono concluse: "La procura della Repubblica di Enna – dice un comunicato della polizia – continuerà le attività per chiarire ogni ulteriore aspetto della vicenda e valutare eventuali responsabilità in ordine ai fatti accaduti".

Troina è sotto choc. Il sindaco Fabio Venezia: "Fa molta rabbia pensare che mentre molti operatori sanitari e lavoratori dell’Oasi con grande spirito di abnegazione rischiavano la vita per assistere i disabili contagiati c’è stato chi ha compiuto un ignobile reato". L’assessore regionale alla Sanità annuncia un’ispezione all’Oasi di Troia: "È un quadro inquietante quello che è emerso dal lavoro degli inquirenti — dice Ruggero Razza — sono necessari ulteriori approfondimenti. È chiaro che saremo intransigenti come non mai".

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