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È morta Rossana Rossanda, fondò il Manifesto. Aveva 96 anni

È morta Rossana Rossanda, fondò il Manifesto. Giornalista, scrittrice, dirigente del Pci e figura storica della sinistra italiana, aveva 96 anni. Ad annunciarlo, con un tweet, è lo stesso quotidiano comunista. “Ricorderemo la nostra fondatrice sul giornale in edicola martedì”, si legge sul sito.
A cura di Biagio Chiariello
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È morta a Rossana Rossanda, fondò il Manifesto. Ad annunciarlo, con un tweet, è lo stesso quotidiano comunista. Oltre che scrittrice ed ex dirigente del PCI negli anni cinquanta e sessanta. Aveva 96 anni e si è spenta nella notte a Roma.

Chi era Rossana Rossanda

Nata a Pola, in Istria, nel 1924, Rossana Rossanda aveva partecipato alla Resistenza a Milano; iscrittasi al PCI nel 1946, nel 1958 era entrata nel Comitato centrale e dal 1963 al 1966 ne aveva diretto la sezione culturale. Deputato alla Camera (1963-68), aveva presto parte nel 1969 alla fondazione del mensile Il Manifesto. Accusata di frazionismo, aveva subito la radiazione dal PCI. Successivamente ha contribuito  alla costituzione del movimento politico del Manifesto militando poi nel PdUP per il comunismo (1976-79). Tra i fondatori del quotidiano Il Manifesto, che ha lasciato nel 2012 per discrepanze con la nuova direzione, ne è stata più volte direttrice e, comunque, una delle figure più autorevoli e rappresentative. Tra le sue pubblicazioni: L'anno degli studenti (1968); Le altre (1980); Un viaggio inutile o la politica come educazione sentimentale (1981); Anche per me (1987); Note a margine (1996); Brigate rosse. Una storia italiana (con C. Mosca e M. Moretti, 1998). Ha curato, insieme a P. Ingrao, la raccolta di saggi Appuntamenti di fine secolo (1995). Nel 2005 ha pubblicato la sua autobiografia, La ragazza del secolo scorso.

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