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È morta Adriana Spazzoli, moglie di Giorgio Squinzi: “Ora possono riposare insieme”

È morta a 71 anni Adriana Spazzoli. Era gravemente malata e le sue condizioni sono peggiorate dopo la morte del marito, Giorgio Squinzi, presidente di Mapei e del Sassuolo Calcio, avvenuta solo un mese e mezzo fa. Lasciano due figli, Marco e Veronica: “È tornata al fianco del dottor Giorgio Squinzi. Che riposino in pace, insieme”.
A cura di Ida Artiaco
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Adriana Spazzoli e Giorgio Squinzi (Facebook).
Adriana Spazzoli e Giorgio Squinzi (Facebook).

È morta a poco più di un mese e mezzo di distanza dal marito, Giorgio Squinzi, Adriana Spazzoli. La donna, da tempo malata, aveva 71 anni. Dopo l'addio al marito, le sue condizioni di salute erano peggiorare ulteriormente. Originaria di Forlì, si era sposata con Squinzi nel 1970 alla Pieve di Polenta nel comune di Bertinoro. I due hanno avuto due figli, Marco e Veronica, da tempo già impegnati nella Mapei, l'azienda di famiglia, che questa mattina, tramite i propri canali social, ha dato la triste notizia. "La dottoressa Adriana Spazzoli – si legge – è tornata al fianco del dottor Giorgio Squinzi. Non smetteremo di "pedalare" anche per lei, che insieme al marito ha guidato Mapei SpA e ognuno di noi con carisma, competenza, rigore, passione e umanità. Che riposino in pace, insieme".

"Sono romagnola, impulsiva, creativa, ho capacità di dialogare e di ascoltare, però mi adatto anche alle situazioni" diceva di sé Adriana Spazzoli, che lavorava sempre nell'azienda di famiglia per quanto riguarda la parte strategica e dei nuovi mercati. "Nell'edilizia le donne sono più sensibili a questi problemi. La nostra è un'azienda chimica e siamo ben consapevoli delle problematiche che può incontrare sul mercato". Ha dedicato tutta la sua vita alla famiglia costruita con Giorgio Squinzi, che è morto il 2 ottobre scorso a 76 anni. Ex Presidente di Confindustria per 12 anni, è stato vicepresidente degli industriali con delega alla ricerca e all'innovazione ed era anche presidente della squadra di calcio del Sassuolo. A capo anche di Mapei, secondo molti, è stato proprio lui a rivoluzionare il mondo delle ciclismo in Italia. La sua azienda ha infatti sponsorizzato per dieci anni la squadra professionistica Mapei-Quick Step, con la quale ha vinto molto, lanciando atleti del calibro di Bettini, Ballerini e Museeuw,

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