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Le news sul virus West Nile in Italia

È allarme “febbre del Nilo” in Veneto: individuato cluster di zanzare infette

È allarme “febbre del Nilo” in Veneto, dove è stato individuato il primo cluster di zanzare infette. Il virus West Nile è presente nella Regione dal 2008, ma da anni viene monitorato grazie alle misure per la disinfestazione e alle trappole antizanzare. Il virus può causare sintomi gravi o il decesso soltanto nell’1% dei casi.
A cura di Gabriella Mazzeo
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una puntura di zanzara
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Le news sul virus West Nile in Italia

La Usl3 ha individuato un gruppo di zanzare portatrici della cosiddetta "febbre del Nilo" (West Nile) nella provincia di Venezia. Si tratta del primo cluster intercettato grazie a trappole che permettono di monitorare gli esemplari infetti capaci di trasmettere il virus all'uomo.

La febbre del Nilo infatti è presente in Veneto dal 2008 e, dopo aver causato il decesso di 19 persone nel 2018, viene costantemente monitorata. Il virus viene trasmesso dalle zanzare nostrane, le "culex pipiens".

I primi portatori di questa febbre sono gli uccelli selvatici. I volatili hanno poi trasmesso la malattia alle zanzare attraverso il sangue infetto. Questi insetti, anche a causa della proliferazione favorita dalle alte temperature e dal cambiamento climatico, hanno poi permesso il salto di specie del virus.

I sintomi

Nel 2018 la febbre del Nilo causò un'epidemia in Veneto e furono almeno 19 i decessi a causa del virus. Da allora la Regione ne ha controllato la diffusione grazie alle trappole anti-zanzare poste su tutto il territorio e alle misure per la disinfestazione su vasta scala.

Nell'80% dei casi la febbre del Nilo arriva e passa senza alcun sintomo: solo il 20% dei pazienti manifesta febbre, mal di testa, nausea, vomito, linfonodi ingrossati e sfoghi cutanei. Nell'1% dei casi la malattia è grave e può causare anche convulsioni, paralisi o il decesso del paziente. Non esiste al momento un vaccino per l'uomo o trattamenti specifici da seguire. La terapia di supporto prevede antipiretici, antidolorifici o infusione endovena di liquidi.

Le misure per la prevenzione

In Veneto i cittadini sono tenuti a rispettare le ordinanze dei sindaci che hanno chiesto di non lasciare acqua stagnante sulle terrazze e di non usare larvicidi biologici nelle caditoie. I residenti devono inoltre svuotare giornalmente bacinelle, bidoni, secchi e annaffiatoi. Persino i sottovasi vanno tolti o capovolti. Ai cittadini è consigliato di armarsi di repellenti contro le zanzare.

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