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Duplice femminicidio di Arezzo, in centinaia ai funerali: “Feriti nell’anima anche i figli di Sara”

L’intera comunità di Arezzo ha partecipato ai funerali di Sara Ruschi e di sua madre, Brunetta Ridolfi, uccise in casa dal 38enne Jawad Hicham. “Siamo sconvolti e indignati per le ferite inferte anche all’animo dei due figli che hanno assistito al delitto”
A cura di Gabriella Mazzeo
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"Sconcerto, sgomento, rabbia, dolore e silenzio sono alcune delle cose che portiamo nel cuore come persone e come comunità davanti all'ultimo saluto per Sara e Brunetta". A pronunciare queste parole, il vescovo di Arezzo Andrea Miglivacca che ha celebrato i funerali di Brunetta Ridolfi e sua figlia Sara Ruschi, di 35 anni. Mamma e figlia sono state uccise da Jawad Hicham, il 38enne compagno di Sara e padre dei suoi due figli. "Ci indigna ancor di più il fatto che questo delitto sia costato la vita a due donne indifese e innocenti, un atto di assoluta assenza di umanità e cieca violenza – ha continuato il vescovo durante l'omelia -. Il tutto è avvenuto davanti ai figli di Sara, ai quali sono state inferte ferite morali indicibili proprio nella loro abitazione. Insieme a questi sentimenti ci accompagna la convinzione che la giustizia possa e debba fare il proprio corso verso chi ha perpetrato questa atrocità".

Sara Ruschi
Sara Ruschi

Le due donne sono state uccise ad Arezzo nella notte tra il 12 e il 13 aprile. Il delitto è avvenuto nella casa che Sara condivideva con il compagno 38enne e con i due figli di 16 e 2 anni. La 35enne è stata accoltellata almeno 20 volte anche sul volto e sull'avambraccio. Brunetta Ridolfi, invece, è morta nel tentativo di difendere la figlia dall'aggressione. Il delitto si è consumato davanti ai figli della coppia: il 16enne, svegliatosi per le urla, ha preso la sorellina di 2 anni dal lettino ed è scappato di casa. Una volta messa in salvo la bambina, ha chiamato i soccorsi e le forze dell'ordine che però sono arrivati sul posto troppo tardi.

Il 38enne è stato arrestato, ma non ha ancora fornito un movente per quanto fatto. Secondo le indagini, l'uomo avrebbe agito dopo un litigio familiare che la 76enne Brunetta Ridolfi avrebbe interrotto per fare da paciere. Ai funerali delle due vittime era presente il figlio 16enne della coppia, il nonno, gli zii e i compagni di scuola che hanno voluto mostrare la loro vicinanza. "Davanti a tanto dolore e violenza, di fronte alla barbarie del delitto che è stato scatenato, ci poniamo un'altra domanda: cosa possiamo fare? Cosa possiamo fare noi di fronte all'irreparabile? – ha continuato durante l'omelia il vescovo Miglivacca – C'è un gesto che è capace di trasmettere quanto abbiamo nel cuore, un gesto che ci apre all'incontro con l'altro: l'abbraccio". "Questa stretta, alla famiglia delle vittime, alla comunità aretina e a Sara e Brunetta, le consegnerà alle braccia misericordiose del Padre che accoglie".

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