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Due fratellini di 3 e 6 anni gravi a Firenze: giocavano con l’alcool, medici costretti a innesto cutaneo

Due fratellini di 3 e 6 anni sono ricoverati al Centro ustioni del Meyer di Firenze con ustioni di secondo e terzo grado subite mentre stavano giocando in casa con una bottiglia contenente alcool. L’appello: “Occorre un controllo attento”.
A cura di Susanna Picone
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Due bambini toscani di tre e sei anni sono ricoverati al Centro ustioni dell'ospedale pediatrico Meyer di Firenze con ustioni di secondo e terzo grado. Il grave incidente è avvenuto mentre i due bambini, due fratellini, stavano giocando in casa con una bottiglia contenente alcool. Il liquido infiammabile, fuoriuscendo, ha provocato un ritorno di fiamma e ha provocato ai due fratelli ustioni sul torace e sugli arti.

Le loro condizioni sono apparse da subito serie, anche se lentamente stanno migliorando: entrambi, secondo quanto comunicato, stanno affrontando un lungo periodo di ricovero nel reparto specializzato dell'ospedale pediatrico. I medici sono stati costretti a procedere con una delicata procedura chirurgica, un innesto cutaneo, in cui un frammento di pelle viene prelevato da una parte sana per coprire l'area di pelle danneggiata. Dopo diverse settimane si spera che potranno tornare a casa.

Dopo questo grave incidente il Centro ustioni dell'AOU Meyer Irccs ha voluto lanciare un nuovo appello alle famiglie: “Occorre un controllo molto attento, i bambini non devono avere accesso all'alcool, che è davvero pericoloso. I recipienti che contengono liquido infiammabile devono essere tenuti fuori dalla loro portata". Un appello è rivolto anche alle case produttrici, a cui i medici chiedono di segnalare in maniera ancora più chiaro il pericolo. "Sarebbe importante – concludono – che il pericolo fosse segnalato in modo ancora più evidente. E sarebbe importante anche evitare che le bottiglie possano essere spremute, perché il getto che fuoriesce può incendiarsi, ustionando i piccoli utilizzatori’'. Numerosi i casi avvenuti nei mesi scorsi di bambini coinvolti in incidenti, bruciati anche da borse dell'acqua calda.

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