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Dramma al porto di Ancona, cavo d’ormeggio di una nave si spezza e colpisce operaio: morto 34enne

Un operaio di 34 anni e padre di 2 bambini è morto oggi al porto di Ancona dopo essere stato colpito al collo da un cavo d’ormeggio di una nave container che stava attraccando alla banchina 23. Inutili i tentativi di rianimarlo effettuati dai sanitari. Sul posto il magistrato di turno e i militari della Capitaneria di Porto per ricostruire la dinamica di quanto successo.
A cura di Ida Artiaco
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Tragedia all'alba di oggi, lunedì 10 giugno, al porto di Ancona. Un operaio di 34 anni, e padre di 2 bambini, Luca Rizzeri originario di Pavia, è morto dopo essere stato colpito al collo dal cavo d'ormeggio di una nave container che stava attraccando e che si è improvvisamente spezzato. È successo poco dopo le 7 alla banchina 23. Immediato il soccorso da parte degli operatori del 118 e della Croce Gialla, ma purtroppo non c'è stato nulla da fare e ne hanno potuto solo dichiarare il decesso. I militari della capitaneria sono al lavoro per stabilire l'esatta dinamica della tragedia. Di certo, qualcosa è andato storto durante l’operazione perché è stato in quel momento che la cima si è staccata dalla nave, è andata in tiro e, con una frustata, ha raggiunto l'uomo al collo, uccidendolo sul colpo.

Allo scalo oltre il varco doganale, alla banchina 23, è arrivato anche il magistrato inquirente, oltre al personale della capitaneria di porto. Sulla banchina anche l'ammiraglio Moretti, comandante del porto. La morte di Luca, che avrebbe compiuto gli anni il prossimo 13 giugno e che risiedeva ad Ancona, ha destato profondo cordoglio in tutta la comunità locale. "Con profondo dolore e costernazione – ha scritto il sindaco Valeria Mancinelli – ho appreso della morte del giovane agente marittimo stamane al porto di Ancona. Questa tragedia tocca da vicino tutti noi e ci lascia senza fiato: il porto è il luogo dove operano, lavorano e si incrociano migliaia di persone e merci, un luogo dove l'impegno e la fatica sono costanti; ma anche la soddisfazione e l'ottimismo per una realtà viva, che funziona, che dà lavoro a tante famiglie e che permette ad altrettante di spostarsi, viaggiare e andare in vacanza. Incidenti come questi non dovrebbero mai succedere perché distruggono vite umane e perché sconvolgono una grande e bella famiglia come quella portuale: nei prossimi giorni le indagini faranno il loro corso e verranno accertate le eventuali responsabilità".

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