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Donna di 38 anni muore in ospedale: “Sottoposta a fecondazione assistita”

La donna sarebbe deceduta nella sala operatoria del centro di procreazione medicalmente assistita (pma) di Conversano. A denunciare l’accaduto è stato il padre 83enne. I carabinieri hanno sequestrato la cartella clinica.
A cura di Biagio Chiariello
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Una donna di 38 anni, Arianna Acrivoulis, residente a Bitritto (Bari), è morta nell’ospedale ‘Florenzo Jaja’ di Conversano. Sarebbe stata sottoposta ad un intervento di fecondazione assistita, dopo l'agoaspirazione ovarica. Come riporta Repubblica, la sfortunata non sarebbe uscita viva dalla sala operatoria: dopo aver perso improvvisamente conoscenza, è  stato inutile qualsiasi tentativo di rianimarla. Due medici sarebbero già stati iscritti nel registro degli indagati della procura di Bari per cooperazione in omicidio colposo.

Nelle prossime ore il pm inquirente del Tribunale di Bari, Luciana Silvestris, affiderà l'incarico per l'autopsia. Subito dopo il decesso il padre 83enne della donna ha denunciato il fatto ai carabinieri, che hanno sequestrato la cartella clinica della paziente. Lo staff sanitaria del Florenzo Jaja ha dato piena disponibilità per le indagini avviate dalla magistratura e dalla stessa Asl del capoluogo pugliese.

Come ricorda anche il Corriere della Sera, il centro di procreazione medicalmente assistita (pma) di Conversano è il più grande di tutto il Sud, con duemila metri quadrati di superficie a norma. È stato aperto nel 2012 ed è considerato un centro di riferimento nel settore.

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