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Don Vinicio Albanesi: “Sono stato abusato da altri sacerdoti quando ero in seminario”

Rivelazione choc di Don Vinicio Albanesi, presidente della Comunità di Capodarco, in uno speciale in tv: “Sono stato abusato da altri sacerdoti quando ero un seminarista. Quegli episodi mi hanno segnato per 50 anni. Ma non ho avuto sensi di colpa e questo mi ha aiutato a guardare al sacerdozio con spirito aperto, solare e bello”.
A cura di Ida Artiaco
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Mentre in Vaticano 190 leader ecclesiastici in arrivo da tutto il mondo si sono riuniti nel primo summit sul tema della pedofilia nella Chiesa cattolica alla presenza di Papa Francesco, un nuovo caso di abusi è stato denunciato da Don Vinicio Albanesi, presidente della Comunità di Capodarco, che nel corso dello speciale televisivo "Diario di papa Francesco" in onda su Tv2000 ha raccontato di quanto subito quando era ancora un seminarista. "Quegli episodi mi hanno segnato per 50 anni – ha cominciato il sacerdote -. Ma non ho avuto sensi di colpa e questo mi ha aiutato a guardare al sacerdozio con spirito aperto, solare e bello". Una rivelazione choc, questa, che rende ancora più profonda una delle piaghe più dolorose per il clero.

Don Albanesi ha poi sottolineato che si "è salvato con questo pensiero: i vigliacchi erano loro non io. Non mi sono mai sentito in colpa perché le persone malevoli, subdole e delittuose erano loro, adulti, presunti o veri educatori". Ha quindi concluso evidenziando che "il messaggio di Cristo è un messaggio infinitamente propositivo. Sono a volte, non tutti per fortuna, alcuni ad averlo intristito e reso cattivo. Cristo ha difeso i bimbi, la samaritana, i ciechi, gli zoppi. Cristo ha guarito e c'è purtroppo invece chi con le parole provoca ferite e anche la morte". Don Albanesi è famoso per essere il presidente della Comunità di Capodarco dal 1994, oltre che fondatore dell’agenzia giornalistica Redattore sociale e fondatore, insieme a don Luigi Ciotti, del Coordinamento delle comunità di accoglienza. Classe 1943, è entrato nel seminario arcivescovile di Fermo, come riporta la sua biografia online, all'età di 11 anni. Nel maggio 2015 gli è stata conferita l'onorificenza di Commendatore della Repubblica italiana.

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