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Febbre Dengue

Dengue, boom di casi in Sud America. Il Ministero della Salute alza l’allerta in porti e aeroporti in Italia

Boom di casi di dengue in Brasile e Argentina. Scatta l’allerta in Italia, dove il ministero della Salute ha chiesto più vigilanza in porti e aeroporti e di innalzare il livello di attenzione nei confronti di merci e mezzi importati, per evitare l’ingresso nel nostro Paese della zanzara vettore del virus.
A cura di Davide Falcioni
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Sale anche in Italia l'allerta dengue. Dopo l'aumento dei contagi in Brasile e Argentina il Ministero della Salute – su disposizione del Direttore Generale Francesco Vaia – ha dato indicazione agli Uffici di Sanità Marittima Aerea e di Frontiera (Usmaf-Sasn) di innalzare il livello di attenzione e vigilanza nei confronti dei mezzi e delle merci importate "dai Paesi in cui è frequente e continuo il rischio di contrarre la malattia o dove è presente Aedes aegypti", la zanzara vettore del virus.

Allerta dengue anche in Italia: cosa dice la circolare del Ministero della Salute

La circolare ricorda "che il Regolamento sanitario internazionale prevede che l’area aeroportuale/portuale e i 400 metri circostanti siano tenuti liberi da fonti di infezione e contaminazione, quindi anche roditori e insetti". "Come già previsto dalla circolare del ministero della Salute del 28 settembre 2017, e in ossequio al Piano nazionale di prevenzione, sorveglianza e risposta alle arbovirosi (Pna) 2020-2025 raccomanda agli Usmaf-Sasn di vigilare attentamente – precisa il documento – sulla disinsettazione degli aeromobili e di valutare – conclude – l’opportunità di emettere ordinanze per l’effettuazione di interventi straordinari di sorveglianza delle popolazioni di vettori e altri infestanti e di disinfestazione".

"La zanzara a cui si riferisce la circolare è l'Aedes aegypti, zanzara vettore specifico di Zika ed anche del virus Dengue – spiega Vaia – Tale zanzara non è presente nel nostro territorio e, pertanto, ne vogliamo impedire l'arrivo in Italia. Tra l'altro il nostro Paese è uno dei pochi se non l'unico in Europa che ha queste misure alla frontiera".

In Brasile contagi e decessi in aumento

L'allarme è aumentato dopo che il  Brasile ha raggiunto 512.353 casi probabili di dengue, secondo gli ultimi dati diramati dal ministero della Salute. Solo nel 2024 sono stati confermati 75 decessi dovuti alla malattia e altri 350 sono sotto inchiesta. Il numero di casi è quadruplicato rispetto allo stesso periodo del 2023, quando vennero registrati 128.842 casi probabili di dengue.

Il fenomeno sta preoccupando particolarmente gli epidemiologi brasiliani. Il numero di contagiati asintomatici è considerato infatti cruciale per la diffusione dell'epidemia. Le indagini eseguite presso l'istituto di ricerca scientifica legato al ministero della Salute brasiliano, la Fondazione Oswaldo Cruz, mostrano che oltre la metà delle persone infettate non sviluppa sintomi, e con gli eventi di massa collegati al Carnevale che vedono radunarsi migliaia di persone in strada, la crisi sembra destinata ad aggravarsi: sebbene il virus non si trasmetta da uomo a uomo la concentrazione di molte persone, unita alla presenza di zanzare, può determinare un boom di contagi. "Se una zanzara Aedes egypti punge un asintomatico, 7 giorni dopo è ancora capace di trasmettere la malattia", ha spiegato la ricercatrice di Fiocruz, Denise Valle, in un'intervista ad una tv locale. Non a caso a Rio de Janeiro, cuore della cultura del Carnevale, nell'ultima settimana i contagi sono cresciuti del 56% rispetto a quella precedente.

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