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Davide Ferrerio vittima di un pestaggio, la difesa di Passalacqua: “In coma perché aveva le ossa fragili”

La difesa di Nicolò Passalacqua avrebbe chiesto alla Corte d’Appello di acquisire una perizia sullo stato di saluto di Davide Ferrerio, il giovane in coma dopo un pestaggio subito nel 2022 a Crotone. “È così perché aveva le ossa fragili”
A cura di Gabriella Mazzeo
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Davide Ferrerio
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"Davide Ferrerio è in coma perché aveva le ossa fragili". Così vorrebbe riaprire l'istruttoria la difesa di Nicolò Passalacqua, il 22enne condannato in primo grado a 20 anni e 4 mesi di reclusione per il tentato omicidio di Ferrerio, aggredito l'11 agosto del 2022 a Crotone e da mesi in coma irreversibile. Il ragazzo, vittima di uno scambio di persona,  fu picchiato a sangue dal 22enne che voleva "dare una lezione" al 31enne Alessandro Curto che aveva mandato alcuni messaggi alla fidanzata minorenne di Passalacqua.

Secondo quanto ricostruito, Passalacqua avrebbe colpito Ferrerio perché indossava una camicia bianca, proprio come Curto, l'uomo che avrebbe dovuto incontrare nella piazza di Crotone. Stando a quanto riporta il quotidiano La Repubblica, la difesa di Passalacqua avrebbe fatto richiesta per riaprire l'istruttoria all'inizio del processo d'appello contro il 22enne condannato in primo grado.

"Una richiesta irricevibile" secondo l'avvocato Gabriele Bordoni che insieme al legale Fabrizio Gallo rappresenta la famiglia Ferrerio. Ancor più vergognosa per i genitori del ragazzo, presenti in aula. "I suoi problemi alle ossa non c'entrano niente col pestaggio subìto" ha affermato la madre di Ferrerio, Giuseppina Orlando. La Corte, sempre su sollecitazione del difensore di Passalacqua, ha deciso di escludere dal processo i comuni di Bologna e Crotone insieme alla sua provincia che in primo grado si erano costituiti parte civile insieme alla famiglia del ragazzo in coma.

La polemica sulla riapertura dell'istruttoria è divampata ieri nell'aula della Corte d'Appello, quando il legale di Passalacqua ha presentato l'istanza su cui i giudici si sono riservati. La richiesta riguardava l'acquisizione di una consulenza medica sullo stato di salute di Davide Ferrerio.

La perizia chiesta dal Tribunale e redatta dal professore Francesco Introna non ha fatto parte del processo di primo grado, ma è entrata nel procedimento ordinario che vede imputata la mamma della minore al centro della storia e il suo compagno, entrambi accusati di concorso anomalo in tentato omicidio.

Secondo la consulenza, l'aggressore non avrebbe dato alcun pugno alle spalle alla vittima, come invece affermato in primo grado, ma un colpo davanti che ha causato la caduta a terra del giovane, facendogli battere la testa sull'asfalto e causandogli il trauma che lo ha portato al coma. Nello stesso report si spiega che il giovane "soffriva di una patologia ossea" che avrebbe "concorso alla morte". Un modo per alleggerire le responsabilità del 22enne contro il quale si è subito scagliata la famiglia della vittima. "Se riducessero la pena sarebbe un'ingiustizia ancor più grande".

Ancora più netti gli avvocati della difesa che ritengono errata la ricostruzione del medico legale sui filmati. Hanno sostenuto che Passalacqua, avendo scelto il rito abbreviato e non avendo chiesto una perizia sulla ricostruzione dei fatti, non può far acquisire il report in appello. La Corte deciderà il 28 febbraio.

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