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Caso Davide Ferrerio, le ultime notizie

Sentenza caso Davide Ferrerio, Passalacqua condannato a 20 anni e 4 mesi di carcere

La sentenza al termine del processo con rito abbreviato a Crotone per Nicolò Passalacqua, il giovane che l’11 agosto del 2022 colpì dopo uno scambio di persona Davide Ferrerio, da allora in coma irreversibile.
A cura di Susanna Picone
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Davide Ferrerio
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È stato condannato a 20 anni e 4 mesi di reclusione Nicolò Passalacqua, il 23enne accusato di tentato omicidio aggravato dalla premeditazione e dei futili motivi per l’aggressione al giovane bolognese Davide Ferrerio avvenuta a Crotone l'11 agosto 2022. Si è chiuso oggi, dopo una mattinata di tensione, il processo con rito abbreviato a Crotone.

In aula presenti il sindaco di Crotone Vincenzo Voce e il delegato della Provincia di Crotone, il consigliere Francesco Sirianni. Sia Comune che Provincia sono parti civili.

Il pm della procura di Crotone Pasquale Festa aveva chiesto la condanna a 20 anni di reclusione per Passalacqua, che è in carcere da subito dopo l’aggressione della scorsa estate. La richiesta è giunta a conclusione della requisitoria svolta nel processo con rito abbreviato. I 20 anni di reclusione chiesti dal pm sono già comprensivi dello scontro di un terzo della pena previsto dal rito abbreviato.

"Non volevo uccidere Davide – aveva detto Passalacqua nella precedente udienza del processo – altrimenti avrei infierito sul suo corpo, invece gli ho dato un pugno e una ginocchiata. Ho picchiato perché ero nervoso. Se avessi avuto intenzione di uccidere lo avrei colpito quando stava per terra o mi sarei portato una pistola o un coltello". Quindi ha chiesto scusa alla famiglia.

Nel corso dell'udienza di oggi l'avvocato Salvatore Iannone, difensore di Passalacqua, aveva chiesto la derubricazione del reato da tentato omicidio a lesioni gravissime. "Ci aspettiamo giustizia – così Iannone – perché il fatto è grave ed è giusto che Passalacqua paghi per quello che ha commesso, ma che Passalacqua non sia il capro espiatorio di qualcosa che non dovrebbe accadere nella nostra civiltà. Ritengo la richiesta del pm esagerata perché, di fronte alla contestazione del reato di tentato omicidio, siamo ad una pena finale di 20 anni in abbreviato che non pare essere una pena congrua né possa essere percepita giusta da chi ha commesso il fatto. La pena per essere socializzante deve essere percepita giusta".

Perugino e Gajtu il 15 giugno davanti al Tribunale di Crotone

Il gup con la sentenza è andato oltre la richiesta del pubblico ministero di 20 anni. Oltre alla sentenza di condanna di Passalacqua, il giudice Cordasco ha emesso un'ordinanza di rinvio a giudizio per altri due imputati: Anna Perugino e il suo compagno Andrej Gajtu, accusati di concorso anomalo in tentato omicidio. Perugino è la madre della ragazzina al centro della vicenda poi degenerata nel pestaggio di Ferrerio. Perugino e Gajtu compariranno il 15 giugno prossimo davanti al Tribunale di Crotone.

Davide Ferrerio in coma irreversibile

Dal giorno del pestaggio a Crotone Davide Ferrerio è in coma irreversibile. Ad oggi, il giovane è ricoverato in una struttura di Bologna. Questa mattina, prima dell’inizio del processo, ci sono stati momenti di tensione a Crotone: all’estero del tribunale si sono incrociati i familiari della vittima e quelli dell'imputato che hanno iniziato a insultarsi reciprocamente.

I genitori e il fratello di Davide Ferrerio hanno chiesto l'intervento delle forze dell'ordine. "Sono stato minacciato di morte – ha raccontato Alessandro Ferrerio – per cui abbiamo chiesto l'intervento di polizia e anche una scorta perché vorremmo poter tornare a Bologna sani e salvi". L'avvocato Fabrizio Gallo, che rappresenta il padre di Davide Ferrerio, ha detto che formalizzeranno una denuncia per minacce ribadendo la richiesta di ottenere una scorta per tutelare la loro incolumità.

Nicolò Passalacqua è stato individuato subito dopo il pestaggio come autore dell'aggressione nata per uno scambio di persona. Il giovane quel giorno si trovava al centro di Crotone con una minorenne, la madre di lei e altre persone. Lo scambio di persona è nato da un appuntamento che la minore, istigata dalla mamma, aveva dato ad Alessandro Cutro, prosciolto dalle accuse.

Quest’ultimo, utilizzando un falso account, le faceva la corte attraverso i social. Per questo motivo il gruppo aveva organizzato una sorta di spedizione punitiva. Ma Cutro, capite le intenzioni del gruppo, per “salvarsi” inviò un messaggio alla ragazzina dicendole di indossare una camicia bianca e causando così lo scambio di persona con Davide, che nella città calabrese si trovava in vacanza e nessun legame aveva con gli imputati.

Oggi il difensore di Passalacqua, al termine dell'arringa, ha ribadito l'ipotesi sostenuta in aula: "Ricostruendo i passaggi dell'aggressione, anche grazie al lavoro dell'avvocato Domenico Magnolia, ho detto che si tratta di ipotesi di lesioni gravissime. Abbiamo utilizzato gli atti di indagine, di nostro ho messo una perizia di parte del professore Ricci. Sosteniamo, come fa anche la perizia della Procura, che il pugno inferto sulla tempia sinistra non ha provocato alcun danno, mentre è stato provocato dalla caduta a terra che ha causato danni sulla tempia destra. Né tanto meno vi sono lesioni, nella parte posteriore del capo causate da un pugno come ritiene la Procura ma che dai video non si evince".

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