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Dario Cipullo, trovato morto nel Canale Cavour a Novara. L’ipotesi: “Caduto in acqua dopo aver bevuto”

Dario Cipullo, 16 anni, scomparso nella notte a Novara, è stato trovato morto nel canale Cavour. L’ipotesi è una caduta accidentale mentre tornava a casa dopo una cena con gli amici.
A cura di Davide Falcioni
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Una foto del giovane diffusa da Amatori Rugby Novara
Una foto del giovane diffusa da Amatori Rugby Novara

Gli investigatori sono al lavoro per ricostruire gli ultimi movimenti di Dario Cipullo, il ragazzo di 16 anni scomparso nella notte tra venerdì e sabato a Novara e ritrovato senza vita nel canale Cavour, in località Agognate. Tra le piste al vaglio dei carabinieri prende forma quella di un incidente: Dario, probabilmente sotto l’effetto dell’alcol, avrebbe deciso di fare due passi dopo una serata trascorsa con gli amici. Durante il percorso, tra il centro e il quartiere Santa Rita – dove abitava con la famiglia – sarebbe scivolato nel canale Agogna. Avrebbe tentato di aggrapparsi alle sponde senza riuscirci, venendo poi trascinato dalla corrente per chilometri verso nord, fino al punto in cui è stato trovato.

La scomparsa era stata segnalata nella notte con un appello sui social, seguito dall’avvio di ricerche serrate in tutta la zona. A mobilitarsi, oltre alle forze dell’ordine, anche amici e volontari. In mattinata, ieri, era arrivato l’appello pubblico di Marina Chiarelli, assessore regionale e amica di famiglia: "Facciamo di tutto per trovarlo". Poco dopo il tragico epilogo.

Venerdì sera Dario aveva partecipato a una cena di Natale con i compagni della squadra di rugby. La festa si era svolta in un alloggio di corso della Vittoria, dove – secondo le prime ricostruzioni – il ragazzo potrebbe aver bevuto più del dovuto. A riaccompagnarlo sarebbe stato il padre di un amico, che riferisce di averlo lasciato a circa un centinaio di metri da casa. L’ultimo avvistamento risale attorno all’una di notte, tra il piazzale del supermercato Conad di strada Biandrate e il Centro commerciale San Martino, a circa sei chilometri dal luogo del ritrovamento. Da quel momento, il sedicenne non è più rientrato nell’abitazione nel quadrante nord-ovest della città. Prima che il cellulare si spegnesse, era riuscito a inviare un messaggio vocale a un amico: parole confuse, difficili da decifrare.

"Stiamo cercando di capire cosa è successo. Quello che però sembra trasparire è che non si sarebbe trattato di un gesto volontario. Siamo di fronte a un tragico incidente", ha dichiarato Marina Chiarelli. "In questo momento – spiega l’assessora – non c’è necessità di un legale. Confidiamo negli accertamenti in corso da parte degli organi preposti per sapere cosa è accaduto. Sui motivi che hanno portato Dario in quella zona la famiglia non sa nulla. Sembra tutto inspiegabile".

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