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Cuneo, bimbo di un anno e nove mesi cade nella piscina e annega davanti alla mamma

Un bimbo di un anno e nove mesi è morto oggi all’ospedale Regina Margherita di Torino dove era stato accompagnato in elisoccorso, in condizioni disperate, la sera di martedì 7. Il piccolo è caduto in una piscina gonfiabile piena d’acqua nel giardino di casa.
A cura di Davide Falcioni
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Un bimbo di un anno e nove mesi è morto oggi, venerdì 10 luglio, all'ospedale Regina Margherita di Torino dove era stato accompagnato in elisoccorso, in condizioni disperate, la sera di martedì 7. Il piccolo è caduto in una piscina gonfiabile piena d'acqua nel giardino di casa. I genitori hanno dato l'assenso alla donazione degli organi. E' successo a Bra, in provincia di Cuneo.

L'incidente è avvenuto martedì sera dopo cena in presenza della mamma, che evidentemente lo ha perso di vista per alcuni istanti che si sono rivelati fatali. Nella piscina non c'erano più di 50 centimetri di acqua, ma il bambino è caduto e non è riuscito a riemergere da solo rimanendo in apnea per troppo tempo. I sanitari del Regina Margherita non sono riusciti a fare nulla per salvarlo. Della vicenda si stanno occupando i carabinieri della compagnia di Bra.

"Abbiamo fatto tutto il possibile, ma purtroppo non ci sono più speranze", aveva preannunciato poche ore dopo il ricovero Giorgio Ivani, il primario di Rianimazione all’ospedale Regina Margherita di Torino, dove il bimbo era arrivato martedì notte, in condizioni disperate. Stando a quanto ricostruito il dramma si è consumato in serata: il piccolo, secondogenito nato nell’ottobre 2018, stava giocando sotto la sorveglianza della mamma accanto a una piscina gonfiabili, profonda non più di mezzo metro. Poco dopo il dramma, di cui nessuna delle persone attorno si sarebbe accorta: forse il bimbo è riuscito ad arrampicarsi, scavalcare il bordo della piscina ed è finito in acqua, perdendo subito i sensi. Quando i familiari l’hanno visto, esanime, tirandolo fuori per i primi soccorsi, il suo cuore aveva cessato di battere: grazie alle manovre ha ripreso a pulsare, ma l’encefalogramma era piatto e da subito è stato chiaro che non ci sarebbe stato niente da fare.

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