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Processo sulla morte di Stefano Cucchi

Cucchi, rinviato a giudizio per spaccio testimone-chiave Casamassima: trovata cocaina a casa sua

Oltre al carabiniere, che con le sue dichiarazioni ha riaprire in maniera decisiva l’inchiesta sul pestaggio, coinvolte anche altre persone, tra cui la compagna, anche lei appuntata dell’Arma. “Questo rinvio a giudizio è un attacco strategico e un’intimidazione per screditare Casamassima” le parole del suo avvocato.
A cura di Biagio Chiariello
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Guai giudiziari in vista per Riccardo Casamassima, il carabiniere che con le sue dichiarazioni sul pestaggio subìto in caserma da Stefano Cucchi ha fatto riaprire il caso sulla morte del geometra romano.
L'appuntato è stato infatti rinviato a giudizio dalla Procura di Roma per il reato di detenzione di droga ai fini di spaccio. Il pm Giuseppe Bianco avrebbe sollecitato il processo anche per altre quattro persone tra cui la compagna di Casamassima, anche lei appuntato dei carabinieri.  Secondo quanto riporta il capo d'imputazione, Casamassima e la compagna, "in concorso tra loro, detenevano nella loro casa a Roma quantitativi non determinati di sostanza stupefacente di tipo cocaina".

La replica di Casamassima

"Nessuna sostanza stupefacente è stata trovata nella casa di Riccardo Casamassima o della sua compagna. La perquisizione domiciliare del 2014 ebbe esito negativo. Questo rinvio a giudizio è un attacco strategico e un'intimidazione per screditare Casamassima, teste chiave al processo Cucchi". Queste le parole di Serena Gasperini, l'avvocato del carabiniere. Già in mattinata, lo stesso Casamassima rts intervenuto su Rai Radio1 all’interno di Centocittà, il programma condotto da Ilaria Amenta, Gianluca Semprini e Duccio Pasqua. Queste le sue parole in merito alla notizia del rinvio a giudizio: "Non è la prima volta che vengono fatti dei tentativi per delegittimarmi. Infatti ci sono anche altri procedimenti penali a mio carico e lo dimostra anche il fatto che il 21 sono parte offesa nel processo Cucchi. Mi aspettavo mi potessero fare qualcosa, certo non mi aspettavo una cosa del genere. In queste ore stanno dando delle informazioni totalmente false e sbagliate. Mi è stata fatta una perquisizione nel 2014 a casa, dalla squadra mobile, dal reparto operativo dei Carabinieri inerente uno dei procedimenti penali a mio carico che non c’entrano niente con la droga".

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